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Lo avevamo denunciato pochi giorni fa: Pam Panorama – da mesi – sta attuando una “strana” strategia industriale: si inventa mancanze irregolarità da parte di lavoratori e lavoratrici anziani e con i permessi della legge 104 per poterli licenziare. Da ispettori travestiti da clienti per inscenare finti furti per poter mandar via i cassieri, a strane rimostranze di clienti per non esser stati salutati, la sospensione di un addetto alla pescheria e altre “strane” situazioni. Ricordiamo, infatti, che sono stati licenziati lavoratori non solo per l’ormai famoso “test carrello”, ma anche per pochi minuti di ritardo, per non aver salutato i clienti, per non aver trovato una confezione di salmone e per altri episodi di analoga portata.
Ora la catena di supermercati se ne è inventata un’altra, ha diffuso un comunicato che attesterebbe un incremento di furti che così potrà addebitare a quei dipendenti di cui si vuole liberare. A denunciarlo sono i sindacati che da mesi sono al fianco di lavoratrici e lavoratori, si legge, infatti, in una nota: “Il comunicato stampa inviato dal gruppo Pam Panorama rischia di essere la classica toppa peggiore del buco. Per le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs quanto scritto dall’azienda risulta difatti alquanto paradossale. Si parla di “un’escalation di furti, rapine e delinquenza: ammanchi per 30 milioni di euro, episodi di microcriminalità che interessano quotidianamente la rete dei punti vendita, bande organizzate, gruppi di minori e individui che rubano sistematicamente”. Oltre a dipingere uno scenario poco verosimile e artatamente esasperato, ciò che balza all’occhio è la risposta concreta dell’azienda”.
Ora, è bene ricordare che da sempre la strategia industriale di Pam Panorama è quella di avere in ogni punto vendita pochissimo personale, il minimo indispensabile per aprire, e basterebbe questo per spiegare all’azienda che se lungo le corsie del del grande magazzino non vi sono addetti, “rubare” è più facile. Scrivono a tal proposito i sindacati: “Chi, più delle lavoratrici e dei lavoratori, può rappresentare un elemento di dissuasione rispetto a furti e vandalismi?”.
Ci si aspetterebbe allora un aumento di personale così da evitare ruberie e invece cosa sceglie di fare Pam Panorama? “Mette in scena presunti furti che coinvolgerebbero i dipendenti, così da licenziare lavoratori con esperienze decennali. Oppure riduce la sicurezza e la vigilanza nei propri punti vendita, salvo poi utilizzare 40 “ispettori” interni dedicati esclusivamente a controllare i lavoratori, e non le fantomatiche bande di minori delinquenti che – secondo l’azienda – affollerebbero i supermercati del gruppo”.
Cosa ha probabilmente spiazzato Pam Panorama, che gli addetti si siano ribellati e stiano cercando di far rispettare i propri diritti, che questo comportamento aziendale sia uscito fuori dalle mura dei punti vendita e non passi sotto silenzio.
“La strumentalizzazione – si legge ancora nella nota sindacale – è tutta da parte dell’azienda, che probabilmente non immaginava una risposta così compatta e determinata dei lavoratori e delle lavoratrici che, insieme alle rappresentanze sindacali, hanno fin da subito fatto sentire la propria voce e denunciato l’accaduto”.
Ma non sarà che sotto sotto, Pam stia attuando una silente dismissione di attività? “Parliamo di un’azienda che non mostra una reale prospettiva di rilancio e che, anzi, oltre a espellere storici lavoratori, continua nella sua opera di chiusura dei punti vendita più radicati sul territorio, come l’ultimo caso di Campi Bisenzio. Salvo poi dirsi disponibile a proseguire un confronto “costruttivo” con le organizzazioni sindacali sulle materie previste dalla legge e nelle sedi opportune. In che modo intende l’azienda il confronto costruttivo? Presentandosi agli incontri sindacali con personale della sicurezza interna? E per quale ragione? Forse per intimidire la platea? Tentativo, peraltro, non riuscito”.
Relazioni sindacali improntate al rispetto reciproco sono proprio altra cosa. Lo sottolineano i sindacati che concludendo la nota scrivono: “È inaccettabile che un’azienda storica come questa ricorra a tali azioni, in totale spregio delle norme e, soprattutto, calpestando la dignità di chi da anni lavora all’interno del gruppo. Filcams, Fisascat e Uiltucs continueranno pertanto a impegnarsi per fermare le azioni di Pam Panorama, anche attraverso ulteriori iniziative di mobilitazione nazionale e la denuncia di quanto sta accadendo”.























