“Rimangono tutte le perplessità già espresse e se ne aggiungono molte altre”. Questo il commento di Flai Cgil Firenze e Fai Cisl Firenze-Prato all’incontro che si è tenuto lunedì 14 febbraio sulla vertenza della Ortofrutticola del Mugello, la “fabbrica dei marroni” di Marradi (Firenze). L'assemblea delle lavoratrici ha deciso la permanenza dello sciopero a oltranza e il relativo presidio davanti ai cancelli dello stabilimento.

“Il piano industriale presentato è rimasto invariato, permangono tutte le gravi criticità”, spiegano i sindacati: “La prima riguarda la forte contrazione dei periodi di lavoro assegnati ai tempi determinati, tale da portare una perdita di 4 mila euro per le lavoratrici per l'anno 2022. Il secondo elemento di criticità riguarda il mancato sviluppo della linea con maggior marginalità, ovvero i marroni in sciroppo nelle latte”.

Il terzo elemento, proseguono le due organizzazioni, riguarda “la mancata disponibilità ad accettare la nostra proposta di mantenere la produzione di marron glacé in scatola a Marradi in virtù del limitatissimo tempo di sviluppo e installazione della nuova produzione di marrone in doypack che sarebbe pronta non prima di settembre”.

Flai Cgil Firenze e Fai Cisl Firenze-Prato così concludono: “Totalmente inaccettabile è l'ultimatum che ci è stato posto da Italcanditi: o raggiungiamo un accordo entro questa settimana o ritiriamo la nostra disponibilità a mantenere aperta l'azienda di Marradi”.