Due infortuni gravissimi sul lavoro oggi in Italia. Uno nel Lazio, l’altro in Sicilia. L’ultimo decesso sabato 6 aprile: non ce l’ha fatta l’operaio molisano rimasto vittima di un rogo in un cementificio in provincia di Campobasso lo scorso 4 aprile.

Latina Scalo, cade dal tetto da un’altezza di circa 7 metri

Grave infortunio sul lavoro intorno alle 8 di questa mattina, 8 aprile, nei pressi di Latina scalo, in un'azienda di via Carrara. Secondo le prime ricostruzioni, un cinquantenne di origine straniera è scivolato giù dal tetto di un capannone, cadendo da un'altezza di circa sette metri. L'uomo, gravemente ferito, è stato
trasportato in eliambulanza all'ospedale San Camillo di Roma, dove lotta adesso fra la vita e la morte. Sul posto, oltre ai sanitari del 118, anche una squadra dei vigili del fuoco, le pattuglie della polizia e il personale dell'ispettorato del lavoro e del servizio di prevenzione della Asl, che stanno ricostruendo la dinamica dell'incidente.

Il cinquantenne era sul posto per conto di una ditta individuale, chiamata per la
riparazione del tetto del capannone. Non è chiaro se stesse già effettuando i lavori di riparazione, o se fosse invece impegnato in un sopralluogo per poter redigere poi un preventivo dei lavori.

Pozzallo (Ragusa), un addetto alla panificazione di 21 anni è rimasto con il braccio incastrato nell’impastatrice

Un operaio 21enne regolarmente assunto, addetto alla panificazione in un laboratorio di Pozzallo, provincia di Ragusa, è rimasto con il braccio destro incastrato nell'impastatrice. Soltanto grazie all’intervento di un fabbro si è riusciti a liberare l'arto dal macchinario prima dell'arrivo dei vigili del fuoco, chiamati assieme ai soccorsi. L'operaio è stato trasferito al pronto soccorso dell'ospedale
di Modica Maggiore-Baglieri di Modica. Sul posto oltre ai carabinieri, sono giunti gli ispettori dello Spresal che verificheranno il rispetto delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro. L'intervento dei soccorritori avrebbe evitato conseguenze peggiori. La prognosi iniziale è di 15 giorni salvo complicazioni.

L’Ultima vittima sul lavoro è spirata in ospedale dopo due giorni di agonia in seguito a ustioni

L’ultima vittima sul lavoro di questo elenco in continuo aggiornamento si è verificata sabato scorso, 6 aprile, quando un operaio, rimasto ustionato in un incendio alla cementeria di Guardiaregia, in provincia di Campobasso, è morto in ospedale. L’uomo si chiamava Claudio Amodeo, aveva 53 anni ed era originario di Vinchiaturo. Era ricoverato al centro grandi ustionati di Napoli e le sue condizioni nelle ultime ore si erano aggravate. Un suo collega, un 60enne di Guardiaregia rimasto gravemente ferito nello stesso rogo, è ricoverato a Roma.

Il 4 aprile gli operai stavano lavorando a un quadro elettrico in una cabina interna allo stabilimento della Heidelberg Materials (ex Italcementi) allo scopo di far ripartire un macchinario e una fiammata li ha investiti. Nell’incendio è stato coinvolto anche un altro lavoratore, ma ha riportato danni molto lievi ed è riuscito a mettere in salvo alcuni colleghi, trascinandoli lontano dal luogo dell’infortunio.