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Presidio questa mattina, 23 giugno, a Napoli, sotto la sede di Adecco in piazza Bovio, dei lavoratori e delle lavoratrici in somministrazione nelle strutture periferiche del ministero dell’Interno, in particolare Prefetture e Questure, promosso da Felsa Cisl, Nidil Cgil e Uiltemp Uil. La vertenza riguarda in Campania circa 100 lavoratori e lavoratrici in somministrazione che, dal 2020 a oggi, hanno consentito di avviare oltre 20 mila pratiche di emersione dal lavoro nero di colf e badanti in tutta la regione.
Pur essendo precari svolgono un lavoro essenziale
“Il personale – spiegano i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil – sta correndo il rischio di diventare strumento di ricatto all’interno di un contenzioso tra le Agenzie del lavoro, di cui sono dipendenti, e il Ministero. Il personale infatti opera da anni come ‘somministrato’ nelle Prefetture e Questure, in condizioni di estrema insicurezza contrattuale, con proroghe continue anche di pochi mesi, e non è accettabile che venga trattato come mero strumento di potenziale profitto. La loro attività garantisce un servizio essenziale per il godimento dei diritti civili e sociali della persona straniera sul nostro territorio, e rappresenta quindi un importante presidio di legalità senza il quale i procedimenti amministrativi legati all’immigrazione, tra cui i più importante sono il rilascio dei permessi di soggiorno e il loro rinnovo, avrebbero tempi inaccettabili per un paese civile “.