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Sono 432 i morti sul lavoro denunciati all’Inail nei primi sette mesi del 2025. La notizia arriva nelle stesse ore nelle quali nuovi retroscena gettano una luce inquietante sui cinque operai falciati da un treno a Brandizzo nella notte del 30 agosto di due anni fa mentre svolgevano lavori di manutenzione sulla linea. Mail non lette, decisioni cambiate più volte dai vertici, disattenzione, pressapochismo, fretta. In sintesi, poco o nessun rispetto per la sicurezza dei lavoratori. Un mix letale che è quasi sempre la causa degli infortuni mortali.
Secondo l’analisi dell’Inail, quest’anno sono tre in meno le morti rispetto allo stesso periodo del 2024 e si registra un sensibile calo dell’incidenza che passa da 1,87 decessi denunciati ogni 100 mila occupati Istat a luglio 2019 all’1,78 di oggi (-4,8%).
In Veneto sono 21 i morti in più del 2025
Dall’analisi territoriale, tra le regioni con i maggiori aumenti si registrano Veneto (+26, i decessi passano da 37 a 63), Piemonte e Basilicata (+6 entrambe), Marche, Liguria e Campania (+5 ciascuna). Aumentano le denunce dei lavoratori italiani (da 333 a 339) e diminuiscono quelle degli stranieri (da 102 a 93). L'analisi per classi di età evidenzia incrementi delle denunce in particolare nelle fasce: 30-34 anni (da 14 a 18 casi), 45-49 anni (da 48 a 55) e 55-59 (da 90 a 99).
54.979 le denunce all’Inail di infortuni in itinere, 168 i morti, 33 in più rispetto al 2024
Gli infortuni in itinere denunciati all’Inail al 31 luglio 2025, quelli che si verificano nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, sono stati 54.979, in aumento dello 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2024. L'incidenza di tale tipologia di denunce sul complesso degli infortuni (al netto degli studenti) è passata dal 16,9% del 2019 al 18,4% del 2025. I morti in questo caso sono stati 168, 33 in più rispetto alle 135 registrate nel 2024 (+24,4%).
59.857 le denunce di malattia professionale nei primi sette mesi del 2025
Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nei primi sette mesi del 2025 sono state 59.857, 5.386 in più rispetto allo stesso periodo del 2024 (+9,9%). Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare le tipologie di malattie professionali più spesso denunciate, seguite dai tumori e dalle patologie del sistema respiratorio.
49.970 le denunce degli studenti, 7 i decessi
Le denunce di infortunio degli studenti di ogni ordine e grado presentate all’Inail entro il 31 di luglio 2025 sono state 49.970. Il primo dato a colpire è l’aumento del 2,1% rispetto alle 48.944 del 2024. In 1.196 casi hanno riguardato studenti coinvolti nei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (Pcto). È importante ricordare che da settembre 2023 è in vigore l’estensione della tutela Inail agli studenti di scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado, prevista dal decreto-legge n. 48 del 4 luglio 2023 e confermata anche per l'anno scolastico 2024-2025. Nel 42% degli infortuni si trattava studentesse. Tre casi su quattro riguardano studenti under 15, un quarto quelli dai 15 anni in poi. La Lombardia è la regione che presenta più denunce (23% del totale nazionale; +3,9% sul 2024), seguita dal Veneto (13%; +10,6%). Il 95% delle denunce riguarda gli studenti delle scuole statali. I casi mortali denunciati all’Inail entro il mese di luglio 2025 risultano essere sette come nel 2024.