Primo incontro ieri tra sindacati di categoria e datori per la presentazione della piattaforma per il rinnovo del contratto per il personale non imbarcato, dipendente da cooperative di pesca 2026-2029. A sedersi al tavolo delle trattative, la delegazione di Fai, Flai e Uila Pesca e le centrali cooperative Agci-Pesca e acquacoltura, Legacoop agroalimentare, Confcooperative-Fedagripesca.

“Si tratta di un contratto chiave per il settore – spiegano i sindacati in una note -, che riguarda una platea eterogenea di addetti impegnati nella valorizzazione della pesca su molti fronti, dall’ittiturismo al pescaturismo, dalla maricoltura all’acquacoltura, dalla prima lavorazione del prodotto alla sua distribuzione e commercializzazione, attività in cui il settore può recuperare redditività e riaffermare il valore culturale del comparto nel suo complesso”.

“L’apertura del tavolo è avvenuta in un clima di relazioni costruttive – scrivono Fai, Flai e Uila Pesca -. Le istanze inserite nella piattaforma puntano a offrire risposte concrete a lavoratori alle prese con l’erosione del potere d’acquisto e a valorizzare il loro lavoro attraverso il miglioramento delle tutele economiche e normative. Tra le richieste in piattaforma, l’aumento salariale del 12 per cento, l’aumento al 2 per cento della quota di contribuzione a carico del datore per la previdenza complementare, l’allargamento dell’accesso al fondo sanitario integrativo anche ai lavoratori a tempo determinato, l’integrazione della malattia a carico dell’azienda fino al 100 per cento, la valorizzazione della contrattazione di secondo livello”.

I sindacati giudicano positivamente l’auspicio, condiviso dalle parti, di rinnovare in tempi contenuti questo contratto e la conseguente decisione di fissare sin da subito i prossimi momenti di incontro per approfondire i temi della piattaforma.