Presidio dei lavoratori e delle lavoratrici della mensa del carcere di Bologna oggi (venerdì 28 giugno). “Il ministero della Giustizia continua da anni ad appaltare il servizio di ristorazione della Polizia penitenziaria del carcere di Bologna ad aziende che manifestano, come tratto comune, la mancata erogazione degli stipendi ai lavoratori”, spiegano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil territoriali: “Procedere con appalti dove dietro l’offerta economicamente più vantaggiosa si nasconde il massimo ribasso equivale a scaricare sui lavoratori il rischio d’impresa”. L'appuntamento è alle ore 10 nello spazio antistante la casa circondariale (in via del Gomito 2).

“I lavoratori e le lavoratrici della mensa, dopo aver atteso anni per vedere riconosciuti gli stipendi e aver atteso inutilmente i loro Tfr, oggi si vedono anche negare la possibilità di essere impiegati nell'appalto dove prestano servizio, in barba alle norme del contratto collettivo nazionale di riferimento. Pensiamo che tutto questo non sia più tollerabile, soprattutto in un appalto pubblico”, proseguono i sindacati: “Serenissima Ristorazione non ha intenzione di assumere i lavoratori e le lavoratrici del plesso nonostante le clausole sociali, strumentalizzando la difficile situazione lasciata dalla società Food & Facility che ha gestito l’appalto, omettendo il pagamento degli stipendi, fino a marzo 2019”. Serenissima Ristorazione, conclude il comunicato, considera “la sospensione dell’appalto e quindi dei lavoratori, avvenuta negli ultimi due mesi per le inadempienze perpetrate da Food & Facility, un’utile e vantaggiosa scusa per sottrarsi agli obblighi contrattuali che prevedono l’assunzione delle lavoratrici e dei lavoratori impiegate presso la mensa del carcere. Quindi, oltre al danno, la beffa”.