"L’Italia è una Repubblica democratica che nasce dalle ceneri del fascismo, alimentato dalla colpevolezza di tanti e l’omissione dei più. La Costituzione riconosce i diritti inviolabili dell’uomo, perché scritta da chi ha visto cancellare ogni diritto". Così Emiliano Manfredonia, presidente Acli, dal palco di piazza San Giovanni a Roma. La Carta, ha proseguito, "riconosce la dignità sociale di ognuno, senza distinzioni perché è nata contro il disprezzo dell’altro" e "ripudia la guerra".

Manfredonia ha poi citato il lavoro che manca, la povertà, l'abbandono scolastico e l'emergenza sanità, per cui molti cittadini rinunciano alle cure e alla prevenzione. "Abbiamo bisogno di una nuova cultura - ha detto -, che oltrepassi gli schemi novecenteschi che ora ci vedono arresi a un capitalismo di solo profitto". L'Italia "era il sogno di chi dalla disperazione ha avuto speranza e scritto la Costituzione. Ed è quel Paese che esiste già, quello che ogni giorno è negli sforzi e desideri di tanti. Prendiamo la via maestra della Costituzione e facciamolo crescere insieme".