Quattro anni fa c'era stato l'accordo di cassa integrazione straordinaria per i lavoratori della Malgara di Avio (Trento), approvato dal ministero del Lavoro, ma gli ex addetti non hanno mai ricevuto quei soldi, né dall'azienda, poi fallita, né dall'Inps. Ora finalmente quei venticinque dipendenti potranno ricevere quanto gli spetta come indennità di cassa straordinaria. Lo ha deciso questa mattina (10 aprile) il giudice del lavoro di Rovereto, accogliendo il ricorso della Flai Cgil del Trentino e condannando Inps a pagare agli ex lavoratori una somma totale di 144.517,51 euro a cui si aggiungono gli interessi maturati in questi anni.

“È una sentenza importante che finalmente riconosce il diritto dei lavoratori a ricevere quanto dovuto - ammette con soddisfazione il segretario della Flai del Trentino Maurizio Zabbeni -. Abbiamo promosso questa causa pilota forti di una sentenza della Corte di Cassazione, che Inps non voleva riconoscere. Si era creata una situazione paradossale in cui a farne le spese erano i lavoratori”.

I fatti risalgono al 2014: Malgara e sindacati firmano un accordo sulla cassa integrazione straordinaria. L'intesa ha l'avvallo del Ministero del Lavoro che approva il ricorso all'ammortizzatore sociale. Si decide che l'azienda corrisponderà ai lavoratori quanto dovuto e poi chiederà il rimborso all'Inps, conguagliando i contributi previdenziali. Malgara, però, non versa neanche un centesimo ai dipendenti in cassa, ma presenta comunque la richiesta di conguaglio all'Inps, che solo a seguito di un'ispezione apprende il mancato pagamento della cigs. Nonostante i molti incontri in tutte le sedi, l'Istituto si è sempre rifiutato di pagare ai lavoratori l'indennità, sostenendo che non poteva essere chiamato a pagare due volte, i lavoratori e all'azienda. Nel frattempo a metà del 2016 la Malgara ha dichiarato fallimento, complicando ancora il quadro.

“Abbiamo sempre sostenuto che dovesse essere Inps ad insinuarsi nel fallimento e recuperare le somme che lo stesso Istituto aveva consentito all'impresa di riavere, senza alcun controllo evidentemente, e quindi provvedere immediatamente al pagamento diretto delle spettanze vantate dai lavoratori”, prosegue Zabbeni. Di fronte al diniego dell'Inps non c'era altra scelta che quella di procedere per vie legali con una causa cumulativa.

Oggi il giudice ha riconosciuto responsabile l'Inps condannandola finalmente a pagare ai lavoratori le somme della cassa integrazione relativa al periodo gennaio 2015 – gennaio 2016 e gli interessi, con sentenza immediatamente esecutiva. La Flai del Trentino ha da tempo presentato ricorso anche al Tribunale di Verona per tutelare i dipendenti ex Malgara residenti in provincia di Verona, privati del diritto a ricevere la cassa integrazione. La loro posizione verrà discussa all'udienza del prossimo 6 giugno.