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Fermare la lunga scia di sangue nei luoghi di lavoro, la strage silenziosa di lavoratrici e lavoratori nelle fabbriche, nei cantieri edili, nelle aziende tessili e nell’agricoltura. Il presidio di Cgil, Cisl e Uil sotto la Prefettura di Lecce ha voluto tenere accesa la luce della attenzione civica e del pubblico interesse sul riconoscimento condiviso che la salute e la sicurezza sul lavoro sono un’autentica emergenza nazionale che chiama in causa tutti, dal Governo Nazionale alle Istituzioni locali, dalle parti sociali agli organismi deputati al controllo.
Le richieste del sindacato e di tutte le sue articolazioni di categoria sono finalizzate all’elaborazione di una strategia nazionale che deve essere da subito attivata e finanziata con le risorse del Pnrr e con i fondi per la coesione europei e nazionali. Tale strategia, condizionata alle piene garanzie di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro assieme alla regolarità contrattuale e alla legalità, si dovrà incardinare su 7 punti/richieste che sono stati condivisi con il Prefetto di Lecce, Maria Rosa Trio.
Cgil, Cisl e Uil hanno manifestato per lanciare un messaggio chiaro di sensibilizzazione a tutela e difesa dei lavoratori e del loro bene più prezioso che è la vita. A livello nazionale, congiuntamente ad un Patto per la Sicurezza, è stata chiesta l’immediata attivazione di una Cabina di Regia Permanente alla Presidenza del Consiglio tra Governo e Parti Sociali per monitorare la situazione e agire di conseguenza.