Venerdì 5 gennaio 2014 è il giorno dei “gatti grassi”. Si tratta del Fat Cat Day, l’espressione di origine britannica che viene utilizzata – in modo simbolico – per rappresentare il gap salariale nel mondo del lavoro.

Proprio oggi infatti, appena cinque giorno dopo l’inizio del 2024, un super manager ha già superato la retribuzione annuale del suo dipendente medio. Una dinamica che la dice lunga sulla forbice retributiva all’interno delle aziende, in continua espansione.

Chi è il gatto grasso

Il Fat Cat è un termine anglosassone che nasce negli anni Venti del Novecento, inizialmente per indicare i ricchi donatori politici, ossia i finanziatori che consegnavano soldi ai partiti: erano considerate persone molto benestanti ma senza abilità particolari, appunto, se non quella di essere donors, donatori dei loro stessi denari. Per estensione si arriva poi al Fat Cat Day, il giorno in cui gli stipendi dei ricchi superano le paghe dei poveri.

Nel nostro Paese l’Osservatorio JobPricing si è occupato di “italianizzare” il concetto, effettuando una ricognizione sulle buste paga dei maggiori amministratori delegati di imprese, in particolare delle società quotate a Piazza Affari. Figure che possono arrivare a oltre due milioni di euro di guadagno medio annuo: considerando la retribuzione media del cittadino, che si aggira intorno ai 30.000 euro in dodici mesi, risulta evidente che nell’arco di cinque giorni i primi hanno già superato i secondi.

Come si calcola

Entrando nel particolare, come parametro di riferimento viene presa la busta paga del dipendente tipico del settore privato, mentre il panel di riferimento sono le 210 aziende quotate alla Borsa di Milano. Risultano escluse quelle con ragione sociale all’estero o attualmente in fase di liquidazione. I dati sui salari si riferiscono alle cifre rese pubbliche entro il giugno 2023, riferiti all’anno precedente, includendo gli amministratori delegati che hanno svolto la carica per almeno quattro mesi nell’arco del 2022.

Nella platea a disposizione sono stati considerati i primi cento manager, esclusi coloro che aggiungono la carica di presidente e senza conteggiare i compensi in azioni o equity, cioè in partecipazione al capitale della società. Da qui si arriva al calcolo esatto.

5.300 euro al giorno

Risultato? Lo stipendio medio di un super manager è pari a 1,95 milioni di euro l’anno, ovvero oltre 5.300 euro al giorno. Considerando appunto la retribuzione di un dipendente, è emerso che all’amministratore delegato servono 5,7 giorni per ottenere il salario medio annuo di un lavoratore “normale”.

La notizia è che le feste natalizie non sono ancora finite, ma il sorpasso del manager ai danni del dipendente è già avvenuto. Un “regalo” nella calza della Befana che è l’ennesima testimonianza di un sistema sempre più iniquo.