È dal 2016 che la Flai di Modena ha segnalato alla direzione aziendale Italpizza l’inadeguatezza del contratto nazionale delle pulizie e multiservizi applicato ai lavoratori degli appalti. Tale segnalazione, successivamente inoltrata al ministero dello Sviluppo economico, all’Ispettorato nazionale del lavoro e all’Inps, di fatto, disdice tutti gli accordi di applicazione contrattuale precedenti, che sono stati stipulati nel sito dell’Italpizza, in occasione dei numerosissimi cambi di appalto susseguiti spesso ai crac delle società di manodopera: consorzio Power Log, cooperativa Vega, consorzio Log-Italia, Logifood, Logicamente, Trasmec Log, Service Plus, Evologica, Cofamo.

In particolare, non sono mai stati fatti accordi di passaggio dal contratto dell'industria alimentare al contratto delle pulizie e multiservizi. Inoltre, risulta pretestuoso estrapolare accordi sindacali del passato per farne oggetto di polemica, accordi, peraltro, di cui sono pieni tutti i siti produttivi dell’agroalimentare, spesso stipulati da varie sigle e organizzazioni sindacali, Si-Cobas compresi. Tali accordi sono infatti relativi a cambi di appalto e, ad esempio, non prevedono l’assunzione diretta dei lavoratori come invece dovrebbe avvenire nel rispetto dell’articolo 4 del ccnl dell’industria alimentare.

Le mobilitazioni del 2016 e del 2017, proclamate dalla Flai e da altre categorie della Cgil (scioperi per contestare il lavoro preteso dalle cooperative durante le festività nazionali) denunciavano sia la scorretta applicazione contrattuale sia le condizioni di lavoro a cui erano sottoposti i lavoratori. Inoltre, sempre negli stessi anni ai sindacalisti della Cgil è stata negata la possibilità di tenere assemblee sindacali con i lavoratori in appalto all’interno del sito di Italpizza.

Nell’incontro di due giorni fa, il 14 gennaio 2019, la Flai ha già preannunciato a Italpizza la presentazione di una piattaforma di sito, che chiede il rispetto delle applicazioni contrattuali, al di là delle risultanze delle ispezioni, di cui abbiamo avuto notizia dalla recente interrogazione parlamentare del M5S. La Flai precisa che le irregolarità riscontrate dall’Ispettorato del lavoro sono la conseguenza delle denunce fatte proprio dallo stesso sindacato tra il 2016 e il 2017.

Non ci sono dubbi, quindi, sull’azione della Cgil nel sito Italpizza e sul fatto che si è sempre contrastato sia il sistema degli appalti sia l’estrema flessibilità lavorativa a cui sono sottoposti i lavoratori. Ad oggi, ci sono anche cause legali in corso a tutela dei lavoratori oggetto di irregolarità denunciate dal sindacato.