Oggi, 2 marzo, si sono svolte a Petralia le iniziative per il 72° anniversario dell'uccisione di Epifanio Li Puma, ucciso dalla mafia del feudo il 2 marzo 1948. Un anniversario che si è svolto fra il ricordo dell'impegno del sindacalista-contadino, capo lega del movimento per la riforma agraria, e il sostegno che la Cgil ha portato alla protesta dei sindaci contro il depotenziamento del laboratorio di analisi dell'ospedale Madonna dell'Alto di Petralia.  

“L'iniziativa è stata l'occasione per dare il pieno appoggio della Cgil a sostegno alla protesta dei primi cittadini dei comuni delle Madonie, presenti alla commemorazione, impegnati a scongiurare in questi giorni  la chiusura dei laboratori di analisi,  che dovrebbero essere  centralizzati a Termini – dichiarano i segretari Cgil Palermo Anna Maria Tirreno e Francesco Piastra –. In un  comprensorio come quello madonita, che già sconta i problemi di mobilità per lo stato di degrado delle strade provinciali e che vive il dramma dello spopolamento, non si può eliminare in un territorio di 27.000 abitanti un servizio essenziale della sanità pubblica, che costringerebbe gli abitanti a tempi di  attesa molto più lunghi per gli esami e a spostamenti d'urgenza su strade impraticabili. Sarebbe un grave danno specie per la popolazione più anziana”.  

“Abbiamo ribadito l'importanza della memoria storica in questi territori dove le lotte di ieri, l'affermazione sindacale per il diritto al lavoro, rivivono nelle mobilitazioni in corso oggi per la crescita delle aree interne, con le rivendicazioni che riguardano la mobilità, i trasporti, l'offerta formativa delle scuole. In quel contesto, è stata fondamentale l'azione sinergica delle forze della società civile, l'unità d'intenti per chiedere migliori condizioni di vita e lavoro, che ha visto la Cgil a fianco dei cittadini e delle amministrazioni comunali, per raggiungere i primi importanti risultati, come l'istituzione delle zone franche montane. Una legge, così come l'Apq aree interne Madonie che, se vedranno attuazione, saranno la spinta per lo sviluppo economico di queste zone”, rilevano ancora i due dirigenti sindacali.

Tre i momenti della commemorazione organizzata da Comune, Cgil e Centro studi intitolato al sindacalista. Il corteo prima si è soffermato alla borgata Verdi di Petralia Soprana, a poche centinaia di metri dove il sindacalista fu ucciso. Quindi alla borgata Raffo, sempre di Soprana, dove Epifanio Li Puma nacque e operò. Poi una corona d'alloro è stata posta davanti al monumento in bronzo a Petralia Sottana.

“L'azione di Li Puma – aggiunge Calogero Spitale, responsabile Camera del lavoro zonale delle Madonie – è stata determinante per la promozione dei diritti dei lavoratori, nella contrapposizione con i potentati dei feudi. Un simbolo di giustizia sociale, un eroe delle Alte Madonie. Venne ucciso il 2 marzo 19048 a sangue freddo, davanti al suo figlioletto di soli tredici anni, in contrada Albuchia, in territorio di Ganci”.