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In Brianza è nata l’alleanza per tutelare i giovani lavoratori stranieri. “Prima di entrare in cantiere, una formazione per riconoscere i rischi e rivendicare i diritti” è lo slogan dell’iniziativa presentata durante una conferenza stampa il 15 dicembre presso la sede della Camera del lavoro di Monza e Brianza. All’alleanza hanno infatti lavorato congiuntamente l’Ufficio migranti e Politiche sociali della Cgil e la Fillea Cgil provinciali, l’Azienda speciale consortile Offerta sociale e la Comunità Giromondo.
Insieme sono partiti dal rilevare che negli ultimi anni nei cantieri della Brianza si registra una presenza crescente di giovanissimi lavoratori stranieri con scarse informazioni relativamente al rischio infortuni in un settore che continua purtroppo a registrare una delle incidenze più alte di infortuni sul lavoro.
“Nelle comunità per minori stranieri non accompagnati – affermano – si registra un numero di arrivi sempre più elevato di ragazzi sempre più giovani attratti dal mercato del lavoro che sembra la via più rapida all’autonomia ma che spesso li espone alle forme più brutali di sfruttamento perché ancora con pochi strumenti per tutelarsi”.
L’obiettivo dell’alleanza costituita è quello di intercettare i ragazzi prima che entrino nel mondo del lavoro, fornendo loro strumenti concreti per riconoscere un impiego sicuro, leggere un contratto, comprendere diritti e doveri, conoscere cosa prevede la legge in materia di salute e sicurezza.
Alla presentazione del progetto sono intervenuti operatori e sindacalisti che, nelle nostre interviste a margine, hanno raccontato le loro esperienze. È il caso di Elisa Suelli, educatrice della Cooperativa sociale La Grande Casa-Comunità Giromondo di Vimercate per minori stranieri non accompagnati:
Sul versante sindacale, Luca Mandreoli, coordinatore area Migranti e Politiche sociali della Cgil Monza Brianza, spiega quale è il ruolo della Cgil nell’alleanza e il valore umano dell’iniziativa, anche per gli operatori:
Infine la testimonianza di Ambra Chiarotto, coordinatrice area Migranti offerta sociale e assistente sociale SAI per progetti e servizi per conto dei 29 comuni dell’ambito Vimercate e Trezzo sull’Adda, circa il progetto famigliare migratorio per i giovani e minori che vengono in Italia e al quale segue poi un progetto lavorativo:
Presenti alla conferenza stampa anche Andrea Sala e Gabriele Longoni, funzionari Fillea Cgil Monza Brianza, che spesso incontrano lavoratori giovanissimi arrivati da poco in Italia e già esposti a contratti irregolari, lavori pericolosi o vere e proprie forme di sfruttamento. Una presenza che è servita anche a ricordare che nelle province Milano, Monza, Lodi, secondo i dati luglio 2025 cassa edile unica per i tre territori, sono registrati 54.852 lavoratori di cui 38.422 stranieri, ossia oltre il 70 per cento, con un trend in crescita rispetto agli anni precedenti.
È proprio dall’analisi di questa condizione che è nato il progetto di collaborazione tra il sindacato e le associazioni al fine di offrire un percorso di formazione destinato a minori stranieri non accompagnati e attualmente ospitati nella comunità di Cavenago.
Al termine del punto stampa tutti gli attori del progetto hanno pubblicato un documento che è leggibile in calce.























