“Noi amiamo l’Italia. Dedichiamo la nostra vita, la nostra salute e il nostro tempo al Paese che abbiamo scelto come casa”. Inizia così il fumetto della Fillea Cgil, realizzata da Takoua Ben Mohamed nel corso della XII Assemblea nazionale del sindacato degli edili (qui il fumetto integrale).

Nell’arco di otto tavole, la striscia a fumetti racconta la storia delle lavoratrici e dei lavoratori migranti che operano ogni giorno nei nostri cantieri. “La verità è che molti di noi vivono nel precariato”, dice uno di loro in modo evidente, tra lavoro nero e irregolarità, per non parlare delle condizioni di insicurezza perenne.

E ancora viene sottolineata la contraddizione di base: “Se non hai un lavoro, non puoi rinnovare il permesso di soggiorno. E non puoi lavorare, senza un permesso di soggiorno”. Allora cosa bisogna fare?

Una soluzione ci sarebbe. “Il cambiamento inizia con il voto”. La battaglia dei migranti nei cantieri si lega così al referendum dell’8 e 9 giugno, con cui il fumetto si conclude: si può votare per il diritto alla cittadinanza.

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