“Prendiamo atto che finalmente c’è un consorzio di cui fa parte, anche in maniera preponderante, lo Stato”. Questo il primo commento del segretario nazionale della Filt Cgil, Fabrizio Cuscito, alla definizione della nuova proprietà di Alitalia. Ferrovie dello Stato ha infatti scelto Atlantia, società dei Benetton, come partner da affiancare a Delta Airlines e al ministero del Tesoro nell'operazione per la compagnia aerea. La decisione è stata presa lunedì 15 luglio dal consiglio di amministrazione del gruppo guidato da Gianfranco Battisti, che ha invece scartato le altre tre offerte presentate dal gruppo Toto, da Claudio Lotito e dal patron di Avianca German Efremovich. La newco dovrebbe partire con una dotazione di circa un miliardo di euro: lo Stato avrà la maggioranza assoluta e il controllo della società, garantito da Ferrovie e ministero dell’Economia, mentre la quota minoritaria sarà di Atlantia e Delta Airlines.

“Adesso ci aspettiamo al più presto una convocazione del ministero dello Sviluppo economico che ci illustri un piano industriale di sviluppo e di rilancio, con investimenti su aerei e rotte di lungo raggio, sulle manutenzioni, sull'handling e sull'information tecnology”, ha aggiunto l’esponente sindacale, rimarcando anche che “il rilancio della compagnia non deve essere fatto sacrificando posti di lavoro e salari del personale di volo e di terra. Per questo ci aspettiamo dal ministro Di Maio la conferma di nessun esubero come annunciato negli incontri al dicastero".

La scelta di Ferrovie non è certo quella auspicata dal Movimento 5 stelle, da sempre freddo sul gruppo Benetton, finita nel mirino dopo il crollo del Ponte Morandi. Appena il 27 giugno scorso, infatti, il ministro Di Maio (nel corso della trasmissione Rai “Porta a porta”) aveva definito Atlantia “decotta” e annunciato che “quell'azienda avrà delle difficoltà, perderà valore in Borsa, non può essere coinvolta” e che “se li mettiamo dentro Alitalia faranno perdere valore anche ad Alitalia, faranno precipitare gli aerei”. Un’inversione totale, che oggi invece il vicepremier si intesta come un “grande risultato”, assicurando che invece sulla revoca della concessione di Autostrade (anch'essa del gruppo Benetton) andrà avanti.

Da mesi Atlantia era considerata come la strada più percorribile, ma si è fatta avanti ufficialmente solo pochi giorni fa. È stata scelta nel corso di una riunione di oltre quattro ore del consiglio di amministrazione di Ferrovie, che ha passato in rassegna tutte le offerte arrivate all'advisor Mediobanca. Solo Atlantia è stata però ritenuta adatta ad andare avanti nella prossima fase, che – spiega Fs in un comunicato – servirà a “condividere un piano industriale” e a definire gli “altri elementi dell'eventuale offerta”, un lavoro che con i partner inizierà “quanto prima”.