Sciopero a Bologna. Tutti fermi per ricordare Alfredo Morgese, operaio edile di 52 anni dipendente dell'azienda Frantoio Fondovalle di Modena, che alle 3 di notte di giovedì scorso, 14 settembre, ha perso la vita all'Aeroporto cittadino Guglielmo Marconi dopo essere stato schiacciato da un mezzo della sua stessa ditta che si muoveva in retromarcia durante la manutenzione del manto stradale della pista. 

"Le persone prima dei profitti" è uno degli slogan che Cgil, Cisl e Uil ripetono da tempo di fronte alla scia di sangue che non si ferma sui luoghi di lavoro. Forte la risposta dei sindacati e della città che oggi incrocerà la braccia. In mattinata il corteo all'aeroporto. I lavoratori e le lavoratrici dello scalo si fermeranno dalle ore 10:00 alle 14:00. In città per tutti l'astensione dal lavoro è stata proclamata per due ore, dalle 10:00 alle 12:00.

"Nel manifestare tutta la nostra solidarietà e vicinanza alla famiglia del lavoratore rimasto vittima dell’infortunio mortale - si legge in un comunicato firmato da Michele Bulgarelli, segretario generale della Cgil di Bologna e Paolo Mancini, segretario generale della Fillea Cgil di Bologna - vogliamo confermare fin d’ora che la Cgildi Bologna e la Fillea Cgil di Bologna intendono costituirsi parte civile nel procedimento penale a carico degli eventuali responsabili".

"Il nostro primo interesse - scrive la Rsu Fiom della Ducati Motor - é tornare vivi a casa dopo un turno di lavoro, non si può morire perché si deve portare a casa un salario che serve per vivere. Ci vediamo in Aereoporto Marconi dalle 10.00 per manifestare con rabbia e con amore per ottenere il reato di omicidio sul lavoro e tutto ciò che serve per restare vivi mentre si lavora. Partecipate in massa alla manifestazione, siamo già a 1000 morti nel 2023 e abbiamo superato il numero di morti del 2022".

L'intervento di Michele Bulgarelli, segretario generale della Cgil di Bologna, al termine del corteo di questa mattina, 18 settembre, all'Aeroporto Guglielmo Marconi: