"Il decreto attuativo sul Durc di congruità è il risultato straordinario di una battaglia lunga e importante dei lavoratori nei settori dell’edilizia". È quanto afferma Giuseppe Massafra, segretario confederale della Cgil, commentando il varo di un provvedimento grazie al quale, aggiunge, "finalmente saranno maggiormente garantite condizioni di legalità e trasparenza nei cantieri. Un altro importante tassello in tal senso è stato aggiunto dopo aver conquistato migliori condizioni per i lavoratori del subappalto nei contratti pubblici. Ora bisogna proseguire lungo questa strada estendendo il Durc di congruità anche agli altri settori, in particolare nel settore dei servizi ad alta intensità di manodopera", conclude il dirigente sindacale.

Dal 1° novembre 2021 per ogni cantiere sia pubblico che privato dovrà essere denunciato un numero minimo di lavoratori (un numero “congruo”) in base al tipo di lavorazione "così come indicato nell’accordo sottoscritto il 10 settembre 2020 dalle organizzazioni sindacali dell’edilizia e da tutte le associazioni datoriali di settore” spiega Alessandro Genovesi, segretario generale della Fillea Cgil (il sindacato delle costruzioni). Per Genovesi “ora noi tutti -  lavoratori, imprese, istituzioni, stazioni appaltanti pubbliche e private - abbiamo uno strumento in più per combattere il lavoro irregolare, la concorrenza sleale e il dumping contrattuale in edilizia, a tutela del lavoro e della legalità e, quindi, a tutela dei diritti a partire da quello alla salute e alla sicurezza."