Il primo turno di lavoro si è fermato al 100% e verosimilmente accadrà la stessa cosa nel corso della giornata di oggi (venerdì 10 settembre), durante gli altri due turni. Questo l'esito dello sciopero di otto ore in atto alla Dema di Brindisi, che produce componentistica per le varie multinazionali del settore aerospaziale (nel comparto operano in totale quasi 700 addetti comprendendo gli altri stabilimenti in Campania, a Somma Vesuviana), i cui 220 addetti sono in agitazione permanente da quando la direzione aziendale ha comunicato loro, con un messaggio via chat, che non verranno erogati gli stipendi per problemi finanziari e mancanza di liquidità.

"Negli ultimi mesi c'è stato qualche ritardo nei pagamenti, ma circoscritto in pochi giorni, e non si era mai arrivati a una dichiarazione del genere da parte del management", rileva Angelo Leo, segretario Fiom Cgil Brindisi: "Oltretutto, i lavoratori si sono sempre dimostrati più che disponibili a venire incontro alle esigenze produttive anche di recente, lavorando in agosto ed effettuando straordinari laddove vi era necessità".

L'esponente sindacale rileva che "un comportamento del genere è davvero inaccettabile per i lavoratori e per le loro famiglie, che si trovano nell'impossibilità perfino di fare la spesa al supermercato. Manifestiamo tutto il nostro disappunto. e il conflitto diventa perciò inevitabile. Per la prima volta non ci hanno indicato una data nè una modalità di pagamento. Inoltre, un centinaio di dipendenti sta superando un periodo di cassa integrazione piuttosto duro, dove gli stipendi sono già ridotti di per sè, che si trascina da più di un anno e che andrà avanti fino al febbraio 2022". Ragion per cui l'agitazione, organizzata da Fiom Cgil, Fim Cisl e Ugl provinciali, è destinata a continuare nei prossimi giorni, accompagnata da un presidio permanente davanti ai cancelli dell'azienda.