Cento ore di sciopero e sedici ore di presidio. La lotta dei lavoratori alla Giuliani Arredamenti di Forlì è tutta in questi due numeri e ha pagato perché la vertenza, durissima, che coinvolgeva decine e decine di lavoratori stranieri sfruttati, è finita bene. A tornare su questa recente battaglia sindacale è Maria Giorgini, segretaria generale della Cgil Forlì Cesena, che sottolinea la difficoltà di condurre la vertenza con il decreto sicurezza in vigore.
“Al quinto giorno di protesta abbiamo dovuto organizzare un blocco ai cancelli, un blocco concordato con le forze dell’ordine, perché sapevamo di muoverci nell’ambito del decreto sicurezza, ma abbiamo voluto tenere un punto fermo: se non avessimo bloccato le merci e l’ingresso in fabbrica, non saremmo arrivati in fondo alla vertenza. Anche perché, oltre alle merci, abbiamo avuto la certezza che volevano far entrare furgoni con altri lavoratori chiamati per sostituire i lavoratori in sciopero. Quel blocco, quindi, è stato essenziale e lo abbiamo potuto fare in accordo con le forze dell’ordine. È indispensabile – ha concluso Maria Giorgini ai microfoni di Collettiva – che anche forme di lotta come queste vengano utilizzate, altrimenti vertenze così dure non potrebbero trovare soluzione”.