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Avrebbe compiuto 70 anni di attività l’anno prossimo. E invece, mercoledì 16 luglio ha annunciato l’avvio della procedura di cassa integrazione straordinaria per cessazione d'attività. Accade alla Zaf, storica azienda di Zibido San Giacomo (Milano), produttrice di scaffalature metalliche per grandi magazzini, da sempre proprietà della famiglia Zentile.
“La notizia è arrivata senza alcun preavviso”, spiega la Fiom Cgil, rilevando che la fabbrica, che occupa 50 dipendenti, negli ultimi anni “ha visto un calo degli ordinativi e il susseguirsi di amministratori, mentre non c'è stata traccia degli investimenti indispensabili per la continuità produttiva”.
La Zaf è un'azienda, dichiara Emanuela Morosi (Fiom Milano), che con “un serio piano industriale e investimenti mirati può essere rilanciata e non ridursi nell’ennesimo capannone vuoto in un territorio già impoverito dal punto di vista produttivo e occupazionale. È questo che sosterremo oggi (giovedì 17 luglio) nel corso dell'incontro in sede ministeriale per discutere della procedura”.
All'annuncio dei licenziamenti e della chiusura del sito i lavoratori sono scesi in sciopero e hanno organizzato un presidio. “Sulla base di quello che emergerà dal confronto – conclude Morosi – decideremo con i lavoratori le eventuali e ulteriori iniziative di lotta”.