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Un anno di cassa integrazione straordinaria, allo scopo di evitare il dimezzamento del personale. Questa la richiesta dei sindacati alla Rolcar di Cicagna (Genova), azienda torinese produttrice e distributrice di alzacristalli elettrici e manuali applicabili per oltre 50 case automobilistiche.
La crisi dell’automotive, come ormai noto, sta colpendo anche le aziende della componentistica. Come appunto la Rolcar, che denuncia una forte riduzione del fatturato (pari a circa il 20 per cento) e il calo della produzione. Cui si aggiunge la decisione, da parte di molti clienti, di dirottare i loro acquisti verso fornitori cinesi.
Da qui la risoluzione di avviare il licenziamento di 15 lavoratori (14 operai e un impiegato) su complessivi 31 dipendenti. Un provvedimento, spiegano i sindacati, arrivato senza alcun confronto e dopo un periodo di cassa integrazione ordinaria, che ha subito innescato la mobilitazione dei lavoratori.
Sindacati: “Serve la cassa integrazione straordinaria”
“La nostra più grande preoccupazione è sul futuro dell’azienda”, spiega il responsabile Fiom Cgil Tigullio Paolo Davini: “I licenziamenti sono quasi tutti nel reparto produzione, quindi non riusciamo a capire come sia possibile continuare a fabbricare e vendere alzacristalli. C’è sembrato non un piano di ristrutturazione, ma un piano di chiusura”.
“Capiamo i problemi della Rolcar, che sta pagando la crisi dell’automotive, ma non siamo disponibili a stare in silenzio di fronte a questa situazione”, aggiunge Davide Grino (Fim Cisl Liguria): “Adesso serve l’aiuto di tutti, in primis delle istituzioni, per salvare questi posti di lavoro e intanto accedere alla cassa integrazione straordinaria”.























