Incontrare la ministra del lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone e presentarsi a Roma al ministero con una delegazione di lavoratori per l’incontro fissato per il 10 dicembre. Intanto gli operai rimarranno sul silo. È quanto è stato deciso oggi, 26 novembre, al termine dell’assemblea dei lavoratori Eurallumina alla quale hanno preso parte i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil – Fausto Durante, Pier Luigi Ledda e Fulvia Murru.

I segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil – Fausto Durante, Pier Luigi Ledda e Fulvia Murru (Apple Photos Clean Up)

L’incontro è servito per fare il punto sulla vertenza e tentare di convincere gli operai, saliti dieci giorni fa sul silo, a scendere e proseguire la protesta in un’altra sede. “Siamo preoccupati per loro – hanno ribadito i segretari confederali –. Alcuni hanno accusato segni di sofferenza”. I lavoratori hanno comunque deciso di andare avanti almeno fino all’incontro con la ministra Calderone. “Ha dato la disponibilità a parlare con loro – hanno ribadito i segretari –. Il nostro obiettivo è quello di continuare a fare pressione sul governo affinché la vertenza trovi uno sbocco al più presto. I tempi sono stretti: a fine mese i fondi messi a disposizione della Rusal finiscono insieme alla cassa integrazione”.

Per sbloccare la vertenza, è stato ribadito anche oggi, è necessario sbloccare gli asset russi. “Occorre che il governo nazionale insieme al governo regionale prendano seriamente in mano la situazione – evidenziano Durante, Ledda e Murru –. Da oltre 16 anni si fanno promesse, adesso è il momento di prendersi delle responsabilità”. Per questo si è deciso di alzare l’asticella della protesta e far partire per Roma una delegazione di lavoratori per manifestare davanti al ministero durante l’incontro. “Va chiesto al Governo, ma anche all’Europa, di sbloccare i fondi fermi a causa della situazione geopolitica. Questi lavoratori non possono essere abbandonati. Il Sulcis non può essere abbandonato”.