Dopo ben dieci mesi di trattativa con Confindustria Ceramica e dopo aver registrato che le distanze tra le parti sono rimaste significative sia sotto l'aspetto normativo che economico, le segreterie nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e la delegazione trattante per il rinnovo del contratto nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori della cramica, riunitesi a Bologna nel pomeriggio di ieri, hanno aperto lo stato di agitazione con blocco degli straordinari e delle flessibilità in tutti i settori afferenti al ccnl di riferimento e proclamato lo sciopero di 8 ore per il giorno 14 maggio.

La decisione è stata assunta, a seguito del mandato ricevuto in tutte le assemblee svolte nei luoghi di lavoro. “La difesa del potere d'acquisto dei salari, in un contesto inflazionistico che comporta una erosione dello stesso, diviene una necessità impellente che deve trovare una risposta coerente anche nel rinnovo del contratto nazionale”, così le segreterie nazionali dei tre sindacati in una nota ai lavoratori.

“Nella ceramica – aggiungono – si stanno avendo percorsi legati alla trasformazione tecnologica e alla transizione energetica, per questo è necessario un rinnovato impegno tra le parti per la difesa del settore, a partire dallo strumento del ccnl, considerando anche percorsi di riqualificazione professionale delle maestranze che rimangono comunque il vero valore aggiunto di un comparto conosciuto in tutto il mondo”, conclude la nota.

Nel video il segretario nazionale della Filctem, Ugo Cherubini, spiega le ragioni della protesta.