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Sono saliti in cima alla gru più alta del cantiere, quello dell'ex Tabacchificio di Perugia, uno dei più grandi attualmente aperti in Umbria (aree terremotate a parte). E non sono ancora scesi. Aspettano che l'azienda paghi i loro stipendi arretrati, tre mesi, più varie altre spettanze mai ricevute. I sindacati, Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, in raccordo con i carabinieri, stanno tentando di intercedere con l'azienda e raggiungere al più presto l'obiettivo: far scendere i tre lavoratori, giovanissimi, tutti di nazionalità egiziana, dipendenti di una ditta che non è quella titolare del cantiere.
La vicenda è emblematica della situazione che si vive in moltissimi cantieri dove il sistema di appalti e subappalti produce molto spesso illegalità, mancati pagamenti, violazione di diritti, fino a situazioni di esasperazione estrema come questa. I sindacati osservano inoltre come in queste situazioni, purtroppo, l'azione sindacale tradizionale sia limitata dal continuo ricambio dei lavoratori, quasi esclusivamente stranieri, che vengono assunti per brevi periodi dalle aziende appaltatrici.
Dopo aver effettuato il conteggio delle spettanze dovute ai lavoratori attraverso i propri uffici vertenze i sindacalisti di Fillea, Filca e Feneal sono tornati in cantiere e sono saliti in quota, insieme alle forze dell'ordine, per parlare con i lavoratori. Il colloquio ha portato uno dei tre a scendere dalla gru, mentre al momento gli altri due sono ancora in cima alla gru.
Ultimo aggiornamento ore 19:28