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“Per senso di responsabilità abbiamo sottoscritto quest’oggi, insieme all’Aran, l'Ipotesi del Contratto collettivo nazionale quadro per la definizione dei comparti e delle aree per il periodo contrattuale (2019-2021). Un’intesa propedeutica all'apertura della stagione contrattuale, scelta necessaria per avviare le trattative di contratti collettivi nazionali del personale non dirigente che scadranno a dicembre di quest'anno”. Ad affermarlo, in una nota, la Cgil nazionale.
“Non possiamo non criticare aspramente - sottolinea la Cgil - lo stralcio della dirigenza, voluto dalla controparte e da altre sigle sindacali. Non è un buon segnale aver chiuso l'intesa su una parte seppur maggioritaria e non su tutto il mondo del lavoro pubblico, dopo due anni di trattative nel corso delle quali le posizioni delle parti non sono mutate”. “Aver stralciato l'intesa sulle aree potrebbe significare - prosegue la confederazione - rallentare le trattative per il rinnovo dei contratti di un pezzo importante del personale delle pubbliche amministrazioni, una parte del quale è stato fortemente impegnato ad affrontare l'emergenza sanitaria. Con questa esclusione si dice a tutta la dirigenza che il loro contratto arriverà più tardi”.
“Per queste ragioni chiediamo l'immediata convocazione del tavolo affinché - conclude la Cgil - venga completata l’intesa e venga così sbloccato l’avvio della contrattazione per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori”.