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"L’appalto Amazon XL a Piacenza cambia e ad andarsene sono i soldi dei lavoratori e le certezze che quell’attività possa proseguire come è sempre stato negli ultimi anni. Una delle tanti crisi-fotocopia che si vivono nel comparto della logistica piacentina ma questa volta appare ancora più assurdo visto che di mezzo c’è anche l’azienda dell’uomo più ricco del Pianeta, o quasi, Amazon di Jeff Bezos”. Scrive la Filt Cgil piacentina, segnalando mobilitazioni e proteste in corso in via Torre della Razza a Piacenza, dove i corrieri dell’ultimo miglio che lavorano per Amazon sono in stato di agitazione.
Gennaro Del Core, della Filt provinciale, spiega i contorni di una vicenda non nuova nella logistica: “Ci sono 22 persone che portano a casa della gente i grandi elettrodomestici, il cosiddetto appalto Amazon Piacenza XL, frigoriferi, lavatrici e tutti i colli pesanti in genere. Il 12 maggio c’è stato un cambio appalto e la ST trasporti di Salerno è uscita. Al suo posto è arrivata la Helios di Roma, ma chi ha lasciato l’appalto non ha pagato ai lavoratori tutto quello che spettava loro e chi lavora è stanco di rimanere ‘con il cerino in mano’.
In più, visti i problemi nati che non sono minimamente imputabili ai lavoratori, non vorremmo che Amazon avesse in mente di chiudere questo sito perché gli ordini che arrivano qui sono drasticamente calati e sembra non esserci lavoro per tutti. Ma ‘sembra’ solamente, perché gli ordinativi dei grandi elettrodomestici vanno a gonfie vele e in realtà sono tutte scelte aziendali”.
Una vicenda che secondo Filt Cgil piacentina e i lavoratori non può essere pagata dall’ultimo anello di una catena che parte da molto in alto.