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Anche in Veneto il caldo è diventato una priorità. A fronte dell'ondata di calore che sta interessando il territorio il presidente della Regione, Luca Zaia, ha emanato un decreto che mira a tutelare la salute dei lavoratori esposti a temperature elevate e a radiazioni solari, dedicato, in particolare, a chi svolge la propria attività all’aperto o in ambienti non climatizzati.
Gli elementi del provvedimento
Il provvedimento, che recepisce le “Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare”, approvate in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, raccomanda ai datori di lavoro di limitare o evitare le attività lavorative nelle ore più calde della giornata.
Viene, suggerito, inoltre, di prevedere rotazioni del personale per ridurre i tempi di esposizione al caldo, garantire adeguata idratazione e sorveglianza sanitaria, adottare abbigliamento e dispositivi di protezione idonei. L’individuazione delle fasce orarie più critiche deve basarsi su indici riconosciuti a livello internazionale e sugli strumenti disponibili sui portali Agenti Fisici e Worklimate.
La Regione si riserva di adottare ulteriori misure urgenti in caso di ondate di calore, al fine di contenere i rischi per la salute dei lavoratori. Sulla tematica, nel pomeriggio è prevista una prima convocazione a Venezia del comitato regionale di coordinamento, alla quale partecipano anche le sigle sindacali e datoriali.
Cgil Veneto favorevole alla decisione della Regione
“Apprendiamo con favore – il commento della Cgil Veneto al decreto – che, anche a fronte delle sollecitazioni unitarie di Cgil, Cisl e Uil del Veneto, la Regione ha avviato il percorso per il recepimento delle Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare, e che è prevista nei prossimi giorni l’adozione di un’ordinanza a tutela della salute e della sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori esposti ai rischi dello stress termico di cui attendiamo di conoscere i contenuti”.
Nel Vicentino operaio in coma per un malore da caldo eccessivo
Proprio oggi nel vicentino, a riprova della gravità della situazione, due operai sono stati colti da malore mentre stavano lavorando in una buca. Uno dei due è finito in coma ed è stato sottoposto a rianimazione.