Prima il taglio dei finanziamenti destinati al Teatro della Toscana. Poi quelli al Festival di Santarcangelo dei Teatri, in Emilia Romagna. E non sono gli unici. La falce del ministero della Cultura continua a mietere, e parliamo di vittime. L’allarme, nel caso specifico, viene dalla Slc Cgil insieme alle lavoratrici e ai lavoratori della regione, che denunciano “una cecità nazionale nel non riconoscere la cultura come valore anch'esso ‘patriottico’”.

Un valore che, secondo il sindacato, trova proprio nel lavoro la sua massima espressione, attraverso i molteplici settori e attività culturali: nel cinema, nei teatri, nelle cooperative di spettacolo, nelle arti circensi, nella produzione musicale e lirica, nei festival. “Non un lavoro che deve rispondere ai requisiti selettivi e di controllo de ministro – prosegue il comunicato stampa della Slc Cgil Emilia Romagna - che epurano tutti quanti manifestano un’opinione diversa o un linguaggio diverso. Ma un lavoro in cui vengano riconosciuti i diritti, che abbia misure di sostegno al reddito reali e adeguate a un settore discontinuo per sua natura, che veda il rinnovo dei contratti nazionali di settore sottoscritti dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative”.

Il Festival di Santarcangelo dei Teatri è una realtà preziosa, che da sempre riesce a coniugare il locale con l’internazionale, oltre a riunire le più diverse forme espressive di arti e di linguaggi, portando in Italia visitatori da tutto il mondo e indotto culturale. I festival sono, inoltre, quegli appuntamenti culturali che, soprattutto, nel periodo estivo, offrono opportunità di lavoro a compagnie, artisti, maestranze e organizzatori, alleggerendo il peso di quella discontinuità lavorativa che nei mesi estivi diventano spesso una vacanza forzata.

“Le istituzioni devono intervenire al fianco delle organizzazioni sindacali nel controllare e condizionare i finanziamenti al rispetto dei contratti, delle norme di sicurezza sul lavoro, dei bilanci trasparenti, della consegna dei contratti individuali alle lavoratrici e ai lavoratori prima dell'inizio di ogni attività”. Così conclude il comunicato stampa della Slc, oltre a esplicitare la solidarietà del sindacato nei confronti del direttore del Festival di Santarcangelo, Tomasz Kirenczuk, e di tutta la comunità culturale che vi ruota intorno”.