L'unica soluzione per garantire un futuro a Carige è l'aggregazione con un altro istituto di credito. Ne è convinta la Fisac Cgil che, in una nota, sottolinea "che negli ultimi 4 anni si sono succeduti 3 amministratori delegati, sono stati presentati 4 piani industriali e sottoscritti 3 aumenti di capitale" e per questo "appare chiaro come l'unica soluzione che possa garantire il futuro della Banca ed il suo ruolo per il tessuto economico e sociale di Genova, della Liguria e di tutto il territorio nazionale, sia l'aggregazione con un altro Istituto di credito". 

Carige, evidenzia la nota, "occupa circa 4mila dipendenti e sta vivendo uno dei momenti più difficili della sua lunga storia: Fisac e Cgil di Genova e Liguria non sono più disposte a tollerare la situazione". Il sindacato si rivolge anche a Malacalza Investimenti, principale azionista di Carige: "Comprendiamo le perplessità dell'azionista di riferimento che ha investito ingenti somme di denaro, ma crediamo che vada tenuta in considerazione la preoccupazione dei lavoratori che in questi anni hanno sopportato tanti sacrifici per risanare la banca. Non si possono lasciare lavoratori e risparmiatori in questa condizione di incertezza: le soluzioni vanno adottate subito e riteniamo inaccettabile e da contrastare con ogni mezzo qualsiasi operazione che possa avere come obiettivo la messa in liquidazione dell'azienda".

Il sindacato si dice determinato, in assenza di risposte certe per il futuro, a mettere in campo "tutte le iniziative di mobilitazione per porre al centro dell'attenzione delle istituzioni locali e nazionali e di tutta la comunità, il lavoro che le colleghe ed i colleghi di Banca Carige stanno, nonostante tutto, continuando a svolgere ogni giorno, e la dignità che ne caratterizza il loro operato quotidiano".