“La scelta di Baker Hughes di investire 300 milioni di euro in Italia è un segnale importante in questa fase di transizione ecologica, a dimostrazione della volontà di guardare al futuro e alla capacità manifatturiera e professionale dei 6.700 dipendenti dei cinque stabilimenti italiani del gruppo”. Così il coordinatore nazionale Baker Hughes Fiom Cgil nazionale Daniele Calosi.

“Chiediamo di rafforzare ulteriormente gli impegni per garantire uno sviluppo industriale più solido”, continua Calosi: “Occorre aumentare la quantità economica degli investimenti annunciati e sottoscrivere un accordo, come già avvenuto in passato, che stabilisca in modo chiaro quantità, qualità, allocazione e tempi di verifica degli stessi. È importante passare dagli annunci ai fatti”.

Calosi così conclude: “Dal punto di vista occupazionale, accogliamo con favore i 300 nuovi posti di lavoro previsti, ma invitiamo l’azienda a mantenere un confronto costante con il sindacato anche sulle sfide poste dal nuovo scenario geopolitico, che desta una certa preoccupazione”.