Salta in Ast l’incontro previsto per oggi, 20 dicembre, sul piano industriale e le organizzazioni sindacali Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil, Ugl Metalmeccanici, Fismic e Usb vanno all'attacco: “L’annullamento è la testimonianza del bassissimo livello di relazioni sindacali e industriali che ormai da tempo vige nel sito siderurgico. Al di là delle motivazioni del rinvio, non è accettabile che l’azienda si accorga il giorno precedente della indisponibilità di alcuni soggetti, rinviando il modo pretestuoso l’incontro”.

“Probabilmente - scrivono i sindacati-  non c’è interesse a svolgere l’incontro, per affrontare questioni dirimenti per il sito siderurgico, rimandando sempre date ed appuntamenti con la classica modalità di chi allontana di volta in volta il problema per evitare di affrontarlo. Stando a quanto discusso fino ad oggi, negli incontri precedenti, sul piano industriale di Ast le organizzazioni sindacali territoriali riconfermano un giudizio negativo, in quanto i segnali contenuti nel piano stesso sono segnali di riduzione ed indebolimento su diversi aspetti, sia occupazionali che produttivi. Ribadendo, dal nostro punto di vista, che il piano dovrebbe invece cogliere le opportunità che il mercato offre e mettere in campo azioni di sviluppo, finalizzate al consolidamento e al rilancio delle produzioni, riteniamo che tale discussione debba essere ormai affrontata a livello governativo".

Secondo i sindacati, l'intervento del governo si rende necessario per coinvolgere tutti i soggetti interessati ad Ast, "al fine di salvaguardare la strategicità del sito siderurgico ternano, sapendo tutti che, ad oggi, non esistono impegni ufficiali su Terni all’indomani della scadenza dell’accordo ministeriale". "Ritenendo che tale discussione non possa più essere rinviata, né svolta in luoghi ufficiosi - continuano Fiom, Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Usb - chiederemo ufficialmente un incontro alla presidente delle Regione Umbria e alle segreterie nazionali delle nostre organizzazioni per accelerare i tempi in merito al tavolo governativo, anche a fronte delle problematiche presenti. Al contempo – concludono – rispetto alla delicatezza del momento e alle criticità presenti, organizzeremo da subito assemblee con i lavoratori, al rientro dalla fermata natalizia, per condividere le problematiche e mettere in campo le azioni necessarie al fine di sostenere un punto di vista diverso da quello che oggi propone l’azienda”.