Avviato il confronto tra i sindacati (Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil), parti datoriali (Cna, Confartigianato, Claaai, Casartigiani) e ministero del Lavoro sull'iter di elaborazione e certificazione del costo del lavoro di tutti i settori artigiani che compongono il comparto della moda in Italia. Al termine dell'iter, un percorso condiviso tra ministero e parti sociali, sarà emanato un decreto nel quale verrà definito il costo del lavoro nei singoli settori. L'elaborazione sarà redatta a partire dai minimi tabellari del contratto nazionale dell'artigianato, sottoscritto in data 14 dicembre 2017, e dai derivati della contrattazione integrativa regionale. "Sarà la prima volta che si certificherà il costo del lavoro in questi settori, determinante per l'assegnazione di lavoro in appalto pubblico, in base alle norme previste dal Codice degli appalti. Questa azione congiunta ha un significato e una portata di rilevanza notevole, consentirà infatti di porre un argine reale ed effettivo al diffondersi del lavoro illegale e sottopagato nella filiera stessa", dichiarano i sindacati: "Ciò consentirà inoltre di individuare quelle realtà produttive che applicano un costo del lavoro inferiore a quello stabilito e si metterà un limite a quella vergognosa pratica dell'affido di commesse al massimo ribasso tra aziende committenti e aziende contoterziste".