Cgil, Cisl e Uil chiedono con forza che si proceda al più presto con il processo di stabilizzazione del personale precario di Anpal Servizi. Questa operazione deve essere effettuata in linea con le norme e con quanto già realizzato in altre realtà analoghe con il passaggio a tempo indeterminato senza ulteriori prove o concorsi. È la richiesta che arriva oggi (mercoledì 9 ottobre) dalle tre confederazioni, in una nota congiunta.

"Soluzioni diverse - spiegano i sindacati - sono non coerenti rispetto all’abrogazione dell’art.12 co.4 del D.L 4/2019 contenuta nel decreto crisi, la cui ratio è quella di riportare la stabilizzazione del personale precario di Anpal Servizi nel perimetro della normativa generale delle società a controllo pubblico".

Le sigle ribadiscono che "non sussistono elementi ostativi all’utilizzo da parte dell’azienda delle procedure interne, che non possono essere difformi da quelle già utilizzate per la stabilizzazione del personale, avvenuta negli anni scorsi sulla base di un accordo interconfederale".

I sindacati si rivolgono al ministro del Lavoro Nunzia Catalfo; "Chiedono, anche attraverso il ricorso ad appositi strumenti normativi, di dare il via libero politico alla stabilizzazione dei precari Anpal Servizi. Siamo pronti ad aprire il confronto in sede aziendale per definire tempi e modalità delle assunzioni - concludono -, in modo da risolvere quanto prima la situazione e anche far rientrare in servizio chi ad oggi ha lasciato l’attività, subendo una grave penalizzazione".

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