Michele Piga è stato confermato segretario generale della Cgil di Trieste, al termine del XV congresso provinciale nella giornata di venerdì 13 gennaio. Due giorni di confronto e partecipazione, in cui dirigenti, funzionari e delegati hanno ribadito il proprio impegno nei percorsi di tutela e la rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori della città di Trieste e del territorio.

Il percorso congressuale ha visto l’articolazione di 124 assemblee sui posti di lavoro e sul territorio che hanno coinvolto 1681 iscritti. Il documento della segreteria nazionale “il lavoro crea il futuro” ha raccolto il 91,17% dei voti. Il documento “Le radici del sindacato” ha raccolto l’8,83%. È stato uno sforzo organizzativo rilevante che ha permesso in maniera diffusa di discutere con iscritte e iscritti dei temi generali del mondo del lavoro.

"Il 2022 - ha scritto l'organizzazione -, per Trieste, è stato un anno difficile, segnato dalla più grave crisi industriale cittadina che si è aperta con la delocalizzazione in Flex ed è proseguita con i casi Wärtsilä, Principe, Tirso. Crisi che è andata ad aggravare un contesto di progressivo impoverimento delle condizioni materiali delle persone, in una città - e in un paese - in cui la qualità del lavoro e i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori sono state progressivamente svuotate di significato. Ci siamo confrontati sui temi che caratterizzano questa complessa fase politica: lavoro povero, precariato, aumento delle disuguaglianze, depauperamento della sanità pubblica. E ancora guerra, crisi climatica, transizione ecologica e digitale. L'analisi del contesto sociale e politico ci restituisce la centralità del ruolo del sindacato, che per molte lavoratrici e lavoratori rappresenta oggi l'ultimo - se non l'unico - appoggio per ribaltare le proprie condizioni".