“Ci aspettiamo che le dichiarazioni del sindaco di Roma Gualtieri rappresentino finalmente un nuovo inizio nella tormentata storia di Atac”. A dirlo sono Cgil e Filt Roma e Lazio, rilevando la necessità di “una visione strategica del trasporto pubblico locale e di una strategia per un mobilità sostenibile e di qualità”.

Cgil e Filt evidenziano che “il concordato preventivo, aperto nel 2017, è stato chiuso. E con esso il rischio di fallimento. L'attuale giunta capitolina, fin dall'inizio del suo mandato, ha cercato di chiudere la procedura di concordato dando mandato alla direzione generale, ai dipartimenti e all'avvocatura capitolina di giungere al positivo esito delle procedure concordate di Atac”.

È del 23 dicembre la notizia del raggiungimento di “un accordo con i creditori di Atac così da evitarne il fallimento, centrando l'obiettivo di salvare la storica azienda pubblica e con essa la tenuta occupazionale di migliaia di lavoratrici e lavoratori, anche se tecnicamente per soddisfare tutti i creditori ci vorranno ancora alcuni mesi”.

Cgil e Filt ricordano di aver espresso fin dall'inizio “forti perplessità circa l'opportunità della scelta del concordato preventivo con continuità aziendale. Siamo convinti che si sia indugiato troppo. Per un periodo eccessivo sono stati bloccati grandi investimenti ed è mancata una crescita strategica utile a rilanciare la società e consentirle di fornire un servizio degno di una grande capitale europea”.

Per non parlare, continua la nota sindacale, del continuo “cambio del management e del conseguente blocco delle relazioni industriali che ha determinato un forte conflitto sindacale, senza interventi sulla qualità della vita lavorativa del personale e su una proficua riorganizzazione del lavoro. Il risultato è sotto gli occhi di tutta la cittadinanza in fatto di pessima qualità del servizio erogato e mancanza di strategia”.

L’accordo con i creditori “non deve essere guardato come il traguardo, ma come il punto di partenza per la ripresa del trasporto nella Capitale, che necessita di un nuovo contratto di servizio nell'ambito dell'affidamento dei servizi di tpl, visto che la giunta capitolina ha esteso fino al 31 dicembre 2022 la durata dei vigenti 'contratti di emergenza' con Atac relativi al servizio di trasporto pubblico. Non si può più esitare”.