Leggi anche

Il caso
Lukoil, disastro da scongiurare
Roberto GrecoIl petrolchimico di Priolo rischia la chiusura per l'imminente embargo sul petrolio russo. Sciopero generale il 18 novembre in provincia di Siracusa
La vertenza
Per il sindacato di Corso d'Italia e per le categorie coinvolte, il tavolo con il governo non ha offerto garanzie
“Non abbiamo ricevuto alcuna garanzia concreta per mantenere la continuità produttiva e quindi occupazionale della raffineria. I Ministri hanno preso l’impegno di riconvocare il tavolo in tempi strettissimi vista la volontà di percorrere ogni strada”. È quanto affermato da Cgil nazionale, Filctem Cgil, Fiom Cgil, al termine dell'incontro di ieri (18 novembre) sul futuro della Isab Lukoil di Priolo, in provincia di Siracusa, con i ministri per le Imprese e il Made in Italy e dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Adolfo Urso e Gilberto Pichetto Fratin.
“I tempi stringono - aggiungono Cgil, Filctem, Fiom - occorre dare risposte ai tanti lavoratori che hanno scioperato e sono scesi in piazza e ad un intero territorio. Chiediamo al Governo, non solo ai Ministeri, di agire in tempi strettissimi a tutti i livelli, compreso il confronto europeo, e di usare tutti gli strumenti nazionali, a partire dalla golden power e dalla garanzia Sace necessaria per assicurare le linee di credito. Da questo punto di vista è grave l’assenza al tavolo del sistema bancario”.
“Abbiamo posto altre due questioni che - proseguono Cgil, Filctem, Fiom - crediamo necessitino di un’immediata realizzazione: un cronoprogramma e tempi stringenti per la messa a norma del depuratore, in modo da consentire il recupero ambientale di tutta la zona; investimenti volti ad assicurare la transizione ecologica per garantire così la prosecuzione e lo sviluppo di tutta l’area industriale”. “Azioni imprescindibili - concludono Cgil, Filctem, Fiom - per proteggere circa diecimila posti di lavoro, incluso l’indotto industriale, e per preservare un polo strategico per tutto il Paese”.
Il caso Il petrolchimico di Priolo rischia la chiusura per l'imminente embargo sul petrolio russo. Sciopero generale il 18 novembre in provincia di Siracusa Petrolchimico Falcinelli: (Filctem Cgil nazionale): “Il Governo fornisca le garanzie finanziarie necessarie per non dipendere dal petrolio russo"Leggi anche
Lukoil, disastro da scongiurare
Roberto Greco
Leggi anche
Lukoil mantenga attività a Priolo