“Non abbiamo ricevuto alcuna garanzia concreta per mantenere la continuità produttiva e quindi occupazionale della raffineria. I Ministri hanno preso l’impegno di riconvocare il tavolo in tempi strettissimi vista la volontà di percorrere ogni strada”. È quanto affermato da Cgil nazionale, Filctem Cgil, Fiom Cgil, al termine dell'incontro di ieri (18 novembre) sul futuro della Isab Lukoil di Priolo, in provincia di Siracusa, con i ministri per le Imprese e il Made in Italy e dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Adolfo Urso e Gilberto Pichetto Fratin.

“I tempi stringono - aggiungono Cgil, Filctem, Fiom - occorre dare risposte ai tanti lavoratori che hanno scioperato e sono scesi in piazza e ad un intero territorio. Chiediamo al Governo, non solo ai Ministeri, di agire in tempi strettissimi a tutti i livelli, compreso il confronto europeo, e di usare tutti gli strumenti nazionali, a partire dalla golden power e dalla garanzia Sace necessaria per assicurare le linee di credito. Da questo punto di vista è grave l’assenza al tavolo del sistema bancario”.

“Abbiamo posto altre due questioni che - proseguono Cgil, Filctem, Fiom - crediamo necessitino di un’immediata realizzazione: un cronoprogramma e tempi stringenti per la messa a norma del depuratore, in modo da consentire il recupero ambientale di tutta la zona; investimenti volti ad assicurare la transizione ecologica per garantire così la prosecuzione e lo sviluppo di tutta l’area industriale”. “Azioni imprescindibili - concludono Cgil, Filctem, Fiom - per proteggere circa diecimila posti di lavoro, incluso l’indotto industriale, e per preservare un polo strategico per tutto il Paese”.

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