“Chiediamo nei prossimi giorni un confronto al ministero dello Sviluppo economico per cercare di condizionare la vendita di Whirlpool al rispetto dell’Italia, al mantenimento di tutti gli stabilimenti e alla tutela dell’occupazione”. A dirlo sono Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil, dopo che nella tarda serata di giovedì 20 ottobre la multinazionale ha informato i sindacati della trattativa in corso con due potenziali acquirenti per l’interezza delle attività europee.

Whirlpool ha quindi accettato la richiesta sindacale di convocare un incontro con il coordinamento nazionale. “Tuttavia – proseguono le sigle metalmeccaniche – la successiva precisazione della multinazionale, secondo cui prima di gennaio 2023 non si potranno avere ulteriori dettagli, ci fa temere che quella di Whirlpool possa essere più una disponibilità formale a convocare il tavolo che sostanziale a una discussione di merito”.

I sindacati rilevano che “soprattutto il comportamento fin qui tenuto dalla multinazionale ci fa temere che la vendita possa avvenire senza alcuna garanzia per l’Italia”. Al nuovo governo Fiom, Fim e Uilm chiedono “di trattare l’elettrodomestico come un settore strategico e d’intervenire nella vertenza”, ricordando che “nei prossimi giorni si terrà un coordinamento sindacale nazionale per decidere le iniziative da intraprendere”.