Oggi (22 settembre), la Cgil di Rovigo - con le sue categorie di settore e i propri servizi a tutela individuale - ha effettuato un presidio di fronte al magazzino Amazon di San Bellino/Castelguglielmo con un proprio camper definito "il camper dei diritti". "Vogliamo portare il sindacato nel territorio, nella logica del sindacato di strada", hanno detto Pieralberto Colombo, segretario generale Cgil Rovigo, Matteo Poretti e Lia Zuntini, segretari Filt Cgil provinciale, Dario Pitacco, segretario NIdiL Cgil Rovigo, e Franca Beggiao, segretaria Filcams Cgil . 

"In particolare dove ancora non esiste una rappresentanza interna, per avvicinare e cogliere i bisogni di tante lavoratrici e lavoratori, soprattutto in quei nuovi ambiti in cui il lavoro è spesso destrutturato. Non possiamo quindi che farlo iniziando con il sito Amazon polesano che ha certamente avuto un forte impatto complessivo nel nostro territorio, tra luci e ombre, diventando l'azienda privata di maggiori dimensioni per numero di persone occupate. A oggi sono lì occupati circa 1.200 lavoratori a tempo indeterminato con contratto della logistica, qualche centinaio di lavoratori in somministrazione oltre a un centinaio di lavoratori degli appalti di vigilanza, mensa e pulimento; con una presenza significativa di giovani oltre che di non pochi lavoratori provenienti da varie Regioni d'Italia. 

Abbiamo organizzato questa iniziativa perché riteniamo sia importante che le persone conoscano i propri diritti da un punto di vista contrattuale (in particolare su turni, flessibilità e carichi di lavoro) ma anche eventuali opportunità di natura sociale, previdenziale o fiscale. Oltre a ciò intendiamo rendere note le concrete proposte della Cgil, nei confronti del mondo delle imprese e della politica (tanto più in questa fase elettorale), per valorizzare il lavoro, contrastando la precarietà e il lavoro povero - due facce spesso della stessa medaglia - per un fisco davvero equo e di natura progressiva, per una complessiva riforma del sistema previdenziale che guardi anche alle nuove generazioni e per il rilancio dello "stato sociale" pubblico (contro la logica delle privatizzazioni), unico modo in grado di garantire realmente l'universalità
dei diritti alla salute, all'assistenza all'istruzione come sancito dalla nostra Carta Costituzionale. Tutti temi fondamentali per un diverso modello socio-economico che favorisca le lavoratrici e i lavoratori, superando le troppe diseguaglianze ancora esistenti, e che devono essere fatti propri dal mondo del lavoro".