"I provvedimenti del governo sull'auto vanno verso la strada più volte proposta dalla Fiom, ovvero sostenere le famiglie con i redditi più bassi all'acquisto di un mezzo a basso impatto ambientale, e di incentivare l'installazione di colonnine di ricarica per i veicoli elettrici. I soli incentivi, però, non bastano a rilanciare il settore e si continua a erodere il fondo per l'automotive già insufficiente per quantità di risorse appostate e per l'assenza di strumenti utili a guidare la transizione ecologica e tutelare l'occupazione". Lo dichiara in una nota Simone Marinelli, coordinatore nazionale Automotive per la Fiom Cgil.

"Ricerca e sviluppo, guida autonoma, elettrificazione, idrogeno, semiconduttori, rilancio della filiera qualificata, portare in Italia ulteriori costruttori – prosegue la nota – sono alcuni dei temi che devono essere affrontati se ci fosse la volontà di sostenere la produzione e i lavoratori del nostro Paese e non lasciare al mercato, come avvenuto finora, scelte su un settore strategico che hanno determinato perdita di produzione, utilizzo di ammortizzatori sociali e impatti fortemente negativi sui salari delle lavoratrici e dei lavoratori".