Aumentano i contagi Covid sul lavoro. Nel primo semestre di quest’anno ne sono stati denunciati all’Inail ben 80.994, una cifra pari a quasi un terzo (precisamente il 29,1 per cento) del totale delle infezioni di origine professionale denunciate dall’inizio della pandemia. Nei primi tre mesi di quest'anno, si legge nel XXVIII report nazionale della Consulenza statistico attuariale (Csa) dell’Inail, si sono superati i casi registrati nell'intero 2021.

Gennaio 2022 si colloca per numero di contagi denunciati (29.615) solo dopo novembre 2020, mentre i mesi successivi, anche se tendenzialmente in decrescita, risultano tra quelli con più casi dal gennaio 2021 in poi. Il 2020, con 148.900 infezioni, raccoglie oltre la metà (53,5 per cento) di tutti i casi denunciati fino al 30 giugno scorso, con il mese di novembre al primo posto con 40.823 contagi, seguito da marzo con 28.698. Il 2021, con 48.537 denunce, rappresenta invece il 17,4 per cento del totale dei contagi.

Sono quasi 280 mila i contagi Covid sul lavoro registrati dall’inizio della pandemia. Per la precisione: 278.431, pari a un quinto del totale delle denunce d’infortunio pervenute all’Inail dal gennaio 2020. Dunque, una denuncia su cinque riguarda il coronavirus. Il totale di queste denunce, precisa l’Inail, ha un’incidenza dell’1,5 per cento rispetto al complesso dei contagiati nazionali comunicati dall’Istituto superiore di sanità al 30 giugno 2022.

L’ultimo monitoraggio risaliva al 30 aprile scorso: da allora, si sono registrati 17.681 casi in più, pari a un aumento del 6,8 per cento. Di questi, 4.124 casi si riferiscono a giugno, 5.847 a maggio, 4.620 ad aprile, 1.107 a marzo, 514 a febbraio e 1.021 a gennaio; i restanti 448 casi si riferiscono al 2021 e al 2020 (il consolidamento dei dati, infatti, permette di acquisire informazioni non disponibili nelle rilevazioni e nei mesi precedenti).

Il nuovo report dell’Inail conferma anche il trend in diminuzione dei casi mortali. Tra gennaio e giugno sono stati denunciati 11 decessi, pari all’1,3 per cento degli 877 casi mortali segnalati dall’inizio della pandemia. Rispetto all’ultima rilevazione di fine aprile, si registrano 19 in più: cinque avvenuti nel 2022, dieci nel 2021 e quattro nel 2020. Con 580 casi mortali da Covid, il 2020 raccoglie il 66,1 per cento di tutti i decessi da contagio denunciati fino allo scorso 30 giugno, con aprile (195 casi mortali) e marzo (145) ai primi due posti. Il 2021, con 286 decessi, pesa invece per il 32,6 per cento sul totale.

A morire sono soprattutto gli uomini (82,9%), ma la maggioranza delle infezioni di origine professionale riguarda le donne. La quota delle lavoratrici contagiate sul totale dei casi, infatti, è pari al 68,3%. La componente femminile supera quella maschile in tutte le regioni, con le sole eccezioni della Sicilia e della Campania, dove l’incidenza delle donne sul totale dei contagi denunciati all’Inail è rispettivamente del 49,1 e del 48,1 per cento.