“Un confronto su problematiche lavorative quotidiane e condizioni salariali di piloti e assistenti di volo”. A chiederlo è il segretario nazionale della Filt Cgil Fabrizio Cuscito, in merito alle motivazioni dello sciopero di 24 ore di domani, sabato 25 giugno, di lavoratori e lavoratrici Ryanair, impiegati nelle basi italiane, sottolineando che “se la compagnia continuerà a non voler avviare un confronto costruttivo con le organizzazioni sindacali realmente rappresentative dei lavoratori, saremo costretti a proseguire la nostra mobilitazione per tutto il periodo estivo".

“Inaccettabile - sostiene il dirigente nazionale della Filt Cgil - che Ryanair non applichi contratti di lavoro in linea con i minimi salariali previsti dal ccnl di settore, violando quanto previsto dalla normativa italiana per il trasporto aereo. Così come sono inaccettabili bassi salari e condizioni di lavoro penalizzanti che Ryanair aveva imposto a lavoratori e lavoratrici a causa della crisi del settore durante la pandemia. Contestiamo alla compagnia anche la mancata concessione di giornate di congedo obbligatorio e il fatto di non mettere a disposizione acqua e cibo per gli equipaggi, spesso impossibilitati a scendere dall'aereo, anche per molte ore consecutive”.

"Le condizioni a cui sono sottoposti i lavoratori - spiega infine Cuscito - non è un problema unicamente italiano. Il malcontento generalizzato in tutta Europa ha portato alla proclamazione, proprio per il 25 giugno, di un’azione di sciopero in cinque paesi contemporaneamente. Da noi la condizione dei lavoratori è indubbiamente ancor più critica, in quanto l’Italia è diventata il principale mercato di Ryanair e per questo serve un deciso cambio di rotta da parte della compagnia”.