Verso la manifestazione nazionale del 18 giugno in piazza del Popolo a Roma, la Cgil di Lecce organizza un’assemblea pubblica, aperta anche alle associazioni del territorio, dal titolo: “Pace, Lavoro, Giustizia sociale e Democrazia camminano insieme”. L’appuntamento è fissato per oggi (giovedì 9 giugno) alle ore 9.30 nella sala Auditorium del Museo Castromediano di Lecce. Parteciperanno il sindaco Carlo Salvemini, il presidente della Provincia Stefano Minerva, la segretaria generale della Cgil Lecce Valentina Fragassi, il segretario generale della Cgil Puglia Pino Gesmundo, il segretario nazionale Giuseppe Massafra. Sono previsti gli interventi dei rappresentanti di partiti e associazioni provinciali che si riconoscono nei valori che danno il titolo alla manifestazione. Modererà il giornalista Vincenzo Maruccio.

La Cgil nazionale ha lanciato una grande iniziativa nazionale alla quale parteciperanno delegati e delegate. Con al centro quattro grandi temi che si intrecciano ed, appunto, camminano insieme.

Per la pace.

La guerra è sempre orrore e devastazione. La criminale aggressione della Russia di Putin all’Ucraina ha portato il conflitto nel cuore dell’Europa. In guerra i primi a soffrire sono le lavoratrici e i lavoratori; i primi a morire sono i giovani sotto le armi, donne, bambini e anziani che non riescono a fuggire. Le conseguenze drammatiche sul popolo ucraino rischiano di espandersi ulteriormente, anche oltre il continente, se non si lavora subito per la pace. La guerra non si ferma con la guerra, né con l’aumento delle spese militari, ma dando vita a una nuova conferenza internazionale di pace. L’Europa, ed in essa l’Italia, può e deve svolgere un’azione diplomatica attiva per una pace duratura.

Per il lavoro e la giustizia sociale.

Bisogna investire per combattere ora vecchie e nuove povertà, per una società sostenibile improntata alla giustizia sociale, al lavoro stabile e dignitoso. Occorre ridurre i divari e le diseguaglianze sociali e territoriali che la crisi ha acuito. Per questo, l’Europa non deve tornare alla politica di austerity, ma perseguire una economica espansiva che investa nello Stato sociale e in un nuovo modello di sviluppo.

Bisogna rimettere al centro il lavoro, fare della giustizia sociale il parametro delle scelte politiche e di investimento e utilizzare le risorse europee e nazionali per affrontare la transizione digitale e ambientale senza lasciare indietro nessuno, garantendo il diritto alla salute, alla conoscenza, all’invecchiamento attivo.

Bisogna dire basta alla dilagante precarietà, al part time involontario, al finto lavoro autonomo, al lavoro povero e sommerso, per puntare su un lavoro con pieni diritti e qualità. Maggiore giustizia e sicurezza sociale hanno bisogno di investimenti nello stato sociale e nel welfare pubblico. Garantire salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e rafforzare il ruolo del Contratto Nazionale nella sua funzione di tutela e aumento reale del potere d’acquisto dei salari.

Per la democrazia.

La Cgil impegna tutte le Camere del lavoro a convocare Assemblee pubbliche di delegate e delegati e attivisti delle leghe, per discutere le nostre proposte, anche insieme a studenti e associazioni presenti sul territorio, invitando rappresentanti delle istituzioni, dei Comuni e delle Regioni, a confrontarsi con noi. Un percorso di mobilitazione sul territorio e nei luoghi di lavoro che si concluderà con una grande assemblea nazionale in forma aperta che si svolgerà a Roma il 18 giugno 2022 alle ore 10 in piazza del Popolo.