Quella fornita dal Pnrr è un’opportunità straordinaria di rilancio del sistema sanitario. Ad affermarlo con convinzione sono Cgil, Cisl e Uil della Puglia che questa mattina hanno organizzato un'iniziativa con l'obiettivo di avviare un confronto, pubblico, con la Regione Puglia, che coinvolga i cittadini e i lavoratori pugliesi, "per progettare - scrivono in una nota unitaria i segretari generali delle tre confederazioni, Pino Gesmundo, Antonio Castellucci e Franco Busto - una sanità diversa, migliore, che vada incontro alle reali esigenze della comunità e dei più fragili, che renda più efficiente il sistema ospedaliero ma soprattutto l’assistenza territoriale e domiciliare, finora non all’altezza degli standard qualitativi auspicati, come dimostrano le infinite liste d’attesa e la sanità passiva, ancora troppo elevata e peggiorata dopo due anni di pandemia. Quello alle cure e alla prevenzione è un diritto costituzionale che abbiamo il dovere di tutelare a ogni costo”. Titolo dell’iniziativa unitaria di questa mattina, “Un progetto di salute per la Puglia”.
“Il sindacato - scrivono i tre leader regionali - vuole partecipare attivamente, con le sue proposte, alla discussione sulla spesa dei fondi europei destinati alla sanità. Non vogliamo inaugurare cattedrali nel deserto: alla realizzazione di nuove strutture devono seguire misure concrete volte all’assunzione di personale qualificato che vada a colmare il gap enorme con altre realtà italiane, che a parità di abitanti possono contare su organici decisamente più nutriti. Basti pensare ad altre regioni, che hanno a disposizione il doppio degli ospedali e 15mila addetti in più: una situazione inaccettabile”.