Un accordo per arginare le conseguenze di una delle più gravi vertenze dell'ultimo decennio, quella della Bekaert, che possa diventare anche un modello di gestione delle crisi, da esportare oltre il Valdarno. A firmare il protocollo "Per lo sviluppo e l'occupazione nel Valdarno " sono stati Regione Toscana, i 14 Comuni dell'area, Cgil (Firenze e Arezzo), Cisl, Uil, Confesercenti, Legacoop, Confcooperative Toscana Nord, Confindustria e Cna.

"Nel territorio abbiamo vissuto esperienze drammatiche come quella della Bekaert, cui sono seguite altre varie crisi che ci hanno sfidato nella ricerca di soluzioni a tutela di lavoratori e lavoratrici", ha commentato Elena Aiazzi (Cgil Firenze): "Abbiamo quindi condiviso la necessità d'istituire un luogo dove non solo fare questo, ma anche sollecitare le istituzioni nell'impegno a investire sul territorio, in una visione complessiva che possa sviluppare nuove opportunità di lavoro stabile e tutelato, non momentaneo e precario, anche perché la situazione occupazionale potrebbe essere colpita anche in futuro. Questo protocollo è un passo avanti nella direzione giusta, ora lo monitoreremo affinché venga applicato e porti risultati".