In occasione della giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro istituita dall’Ilo, per il secondo anno consecutivo i sindacati delle costruzioni Feneal, Filca e Fillea hanno scelto di deporre una corona di fiori presso il monumento dedicato agli operai morti durante lo scavo del traforo di San Gottardo, davanti alla sede dell’Inail. “Per noi – dichiarano le segreterie nazionali – questa giornata rappresenta un appuntamento molto importante per ricordare quanto ancora c’è da fare sul fronte della sicurezza, perché si ponga fine alla strage quotidiana e si investa in maniera concreta nella cultura e nella prevenzione.”

L'edilizia è uno settori più colpiti dalla mattanza sul lavoro, e i dati  più recenti parlano chiaro. I morti sul lavoro e malattie professionali sono in aumento sia nel 2021 che nel 2022. L'anno scorso più di 3 persone al giorno sono morte, 555.236 sono state le denunce d'infortuni e 55.288 di malattie professionali. “Numeri che fanno rabbrividire - dicono i sindacati - e che ci spingono ancora una volta a chiedere di non abbassare la guardia ma perseguire la strada di un impegno nazionale e collettivo per costruire una cultura della sicurezza forte a tutti i livelli”.

I sindacati delle costruzioni tornano a chiedere di “accelerare su una serie di provvedimenti che ritengono decisivi per qualificare il settore e porre un freno allo sfruttamento e alle situazioni d'irregolarità che finiscono per favorire le condizioni in cui più frequentemente avvengono gli incidenti”. “Nessun incidente avviene per caso – sottolineano - ma troppo spesso sicurezza, prevenzione e formazione sono considerati costi su cui risparmiare, come si evince anche dall’analisi dei dati della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia istituita nel maggio 2021”. Bisogna quindi “ribaltare completamente questa visione, e comprendere i benefici che derivano dall’applicazione delle regole e delle normative in materia, innanzitutto per azzerare le morti, gli infortuni e le malattie perché la vita delle persone e la loro dignità lavorativa devono essere al primo posto nell’agenda politica di ogni paese civile.”

Per Feneal, Filca e Fillea delle prime risposte importanti sono state date “a partire da una serie di provvedimenti a cui abbiamo contribuito in maniera decisiva (durc di congruità, applicazione dei contratti di settore nei cantieri dei bonus, riduzione degli anni di contribuzione per accesso all’ape sociale, decreto 146/2021 contenente modifiche al Testo unico sicurezza) ma va data immediata applicazione alla patente a punti, nostra prioritaria e urgente richiesta per la definizione di un sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi, strumento che penalizza le imprese che violano le norme sulla salute e sicurezza e premia quelle serie e virtuose”.

Dai sindacati arriva inoltre la richiesta di investimenti su formazione e informazione, l’utilizzo della tecnologia per la prevenzione degli infortuni e l’introduzione dell’aggravante per “infortunio mortale sul posto di lavoro”, sulla falsariga dell’aggravante di omicidio stradale. “Occorre fare di più per assicurare che la crescita del settore promossa dai bonus edilizi e dai lavori del Pnrr vada di pari passo con lo sviluppo di occupazione di qualità, garantendo, ad esempio, l’applicazione del contratto edile a tutti i lavoratori in cantiere, con tutte le specifiche tutele del nostro contratto in materia di formazione e sicurezza ed ulteriori investimenti e norme per la totale sensorizzazione dei macchinari in cantiere e per il fermo automatico.”