Il settore è quella della piccola e media impresa artigiana, riferito ai comparti di moda, gomma-plastica, chimica, ceramica e 'il cosiddetto terzo fuoco (si intende, in ceramica, la terza cottura, piccolo fuoco, che viene applicata a un oggetto o piastrella che ha già subito due fasi di cottura).

La trattativa si è conclusa nella tarda serata di giovedì 17 febbraio, al termine di un lungo incontro, in parte in presenza e in parte in video-conferenza, fra i rappresentanti delle associazioni artigiane (Confartigianato, Cna, Claai, Casartigiani e dei sindacati di categoria Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil. Alla fine, è stata siglata l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro pmi tessile (fino a 249 addetti) e chimico (fino a 49 addetti) scaduto il 31 dicembre 2018, che avrà vigenza fino al 31 dicembre 2022. Nei prossimi giorni l’accordo sarà votato nelle assemblee dei lavoratori artigiani della piccola e media impresa.

Parte economica
Per quanto riguarda gli aumenti salariali, saranno così suddivisi con riferimento al salario medio di ogni settore: 80 euro per il settore moda, erogati in tre tranche; 83 euro per la gomma-plastica erogati in quattro tranche; 95 euro per il settore chimico, erogati in quattro tranche; 80 euro per ceramica, vetro, abrasivi, erogati in quattro tranche; 70 euro per il settore 'terzo fuoco', erogati in tre tranche.

Nota di valore è il riconoscimento, per il periodo di vacanza contrattuale, di un’indennità una tantum pari a 200 euro per tutti i lavoratori di tutti i settori e di 180 euro per il settore del 'terzo fuoco”.

Parte normativa
Per quanto riguarda l’aspetto normativo, al fine di evitare possibili forme di dumping contrattuale, a vario titolo tra aziende della piccola e media impresa, i sindacati e le associazioni datoriali hanno deciso di adottare, come quadro di riferimento, i contratti dei medesimi settori sottoscritti da Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil sempre in rappresentanza dei lavoratori delle pmi..

Nota significativa è il pieno recepimento all’interno del contratto del protocollo “Politiche per lo sviluppo del settore della moda”, a riguardo significativi e qualificanti i punti relativi: al dumping economico e sociale; all’educazione alla legalità; alle tutele per la salute e sicurezza; sviluppo sostenibile ed economia circolare. Nell’intesa si dà mandato a un osservatorio e a una commissione specifica per dare corpo e declinare operativamente questi elementi assimilati dal contratto.