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Adesso basta

Nel 2021 sono stati 1221 i morti sul lavoro. «Una strage», il commento di Maurizio Landini. Tre le vittime in poche ore

Foto: Simona Caleo
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A perdere la vita da questa mattina un agricoltore nel mantovano, schiacciato dal mezzo che stava guidando, e due operai: uno in provincia di Frosinone, colpito da una lastra, l'altro a Venezia, per una caduta dall'alto. Per il leader della Cgil è urgente "potenziare il sistema dei controlli"

In un anno, il 2021, i morti sul lavoro sono stati 1221. Più di tre al giorno. Una strage, il commento del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. "Siamo di fronte a una strage, abbiamo una media di tre persone al giorno che muoiono sul posto di lavoro, segno che quanto prima va potenziato il sistema dei controlli", ha commentato il leader del sindacato di Corso d'Italia. "Il tema di fondo è combattere la precarietà - ha aggiunto Landini -: la salute e la sicurezza non possono essere considerate un costo ma un investimento. Chiediamo che venga introdotto un sistema di patente a punti e una legge che affronti il tema dell'appalto e del subappalto anche nel privato e non solo nel pubblico". E sul tema dell'alternanza scuola-lavoro, dopo la morte dello studente a Udine, Landini ha aggiunto: "A volte copre una forma mascherata di sfruttamento sul lavoro. La formazione deve diventare un diritto permanente, non solo mentre si studia".

L'inchiostro di queste parole e di questi dati non si è ancora asciugato sulle pagine dei giornali di oggi, che, a metà giornata, sono già tre le vittime sui luoghi di lavoro, in poche ore.

Un agricoltore di 56 anni deceduto nel mantovano sotto il peso del mezzo agricolo che stava guidando. La dinamica della morte, avvenuta a Castiglione delle Stiviere, non è ancora chiara. L'uomo è stato trovato senza vita dai soccorritori dell'Areu. Intervenuti anche i Vigili del Fuoco e i Carabinieri. Aperta un'inchiesta.

Un altro infortunio mortale sul lavoro è accaduto alla periferia di Sora, in Ciociaria, provincia di Frosinone. Tra le cause, le forti raffiche di vento. A perdere la vita è stato un operaio che stava lavorando all'interno di un capannone dove vengono smaltiti materiali ferrosi. In base a una prima ricostruzione, una lastra di ferro si sarebbe staccata e avrebbe centrato l'uomo di 50 anni alla testa, uccidendolo sul colpo. Carabinieri e vigili del fuoco con l'Ares 118 sul posto. 

Altra vittima, questa mattina intorno alle 11, alla Ecoprogetto, a Venezia. L'operaio è deceduto in seguito alla caduta da una impalcatura. Secondo quanto si apprende, l'uomo lavorava per conto di una ditta terza a cui erano stati appaltate alcune opere. Inutili i tentativi di rianimarlo. Sul posto sono intervenuti subito i medici del Suem 118, i tecnici dello Spisal e la polizia. Sono in corso i rilievi per comprendere la dinamica dei fatti. 

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