“Ieri in Consiglio comunale si è assistito al balletto della politica per l'approvazione del piano di riequilibrio. L'argomento delle risorse umane ha tenuto banco, con emendamenti e subemendamenti presentati e poi ritirati, con proposte e controproposte, con discussioni pro e contro l’incremento orario dei lavoratori part time. Il solito balletto, che per i dipendenti del Comune di Palermo si è tradotto nell'ennesima beffa”. A dichiararlo, è l'Fp Cgil Palermo, che da sempre chiede il full time per il personale a tempo ridotto e negli ultimi mesi, insieme ai lavoratori, ha messo in campo tutte le procedure previste per cercare di ottenere il tempo pieno per i 2.380 part time del Comune.

Nella nota, firmata dal segretario Fp Cgil Palermo Lillo Sanfratello, dal coordinatore lavoratori parte time e Asu di Fp Cgil Luigi D'Antona, assieme al gruppo Rsu Fp Cgil Palermo Luciano Ficile, Emanuele Muratore, Gianfabio Monacò, Michele Manca, Antonella Minasola, Maria Spinella e Giuseppe Spena, si ribadisce la posizione del sindacato, per il quale “l’unica soluzione per i lavoratori sono le 36 ore subito”.

Il sindacato non accetta il piano di riequilibrio approvato e conferma lo stato di agitazione, con la richiesta ai lavoratori di non svolgere né mansioni superiori né mansioni inferiori, limitandosi esclusivamente alla propria mansione del livello contrattuale, “fino a quando non si proceda con la trasformazione a tempo pieno di tutti i lavoratori (A-B-C-D) e la stabilizzazione dei 90 Lsu rimasti.

“Il piano di riequilibrio non risolve né il problema dei lavoratori né il problema dei servizi da erogare alla cittadinanza – spiegano Sanfratello e D'Antona –. Per questo ribadiamo la nostra contrarietà a questo piano che penalizza sia i lavoratori che la cittadinanza. Inoltre, chiediamo ai dirigenti a non chiedere ai lavoratori part time, ma anche full time, di svolgere mansioni non previste dal mansionario”.

La trattativa sull'aumento delle ore ai part time in servizio da più di vent'anni al Comune di Palermo si è interrotta dopo l'esito negativo del sindacato al tavolo di conciliazione in Prefettura, dove l'amministrazione comunale ha respinto la richiesta di full time per tutti i lavoratori di tutte le categorie entro il 2022 e non ha concesso alcuna apertura alle rivendicazioni della sigla di categoria.

“Abbiamo chiesto alla politica di farsi portavoce delle nostre richieste e di quelle dei lavoratori, emendando il piano di riequilibrio, per far sì che i lavoratori part time avessero dopo più di un ventennio il tempo pieno e allo stesso tempo procedere con la stabilizzazione dei 90 ex Lsu rimasti – aggiungono Sanfratello e D'Antona assieme alle Rsu della Fp Cgil Palermo -. Siamo riusciti a far sentire la nostra voce e quella dei lavoratori presso il Consiglio comunale, chiedendo a gran voce di non rimandare il full time di questi lavoratori. Ma ancora una volta abbiamo assistito al solito balletto dove tutti contestano e tutti approvano”.