"In pochi giorni gli annunci di alcune aziende hanno confermato le nostre preoccupazioni più volte manifestate al governo. Rischiamo l’avvio di un 'effetto domino' che potrebbe far perdere al nostro Paese un intero settore industriale se non ci saranno interventi straordinari e urgenti che perseguano obiettivi chiari". Lo dichiarano in una nota congiunta Francesca Re David, segretaria generale Fiom Cgil e Michele De Palma segretario nazionale Fiom Cgil e responsabile automotive.

Per salvaguardare industria e occupazione, proseguono, "è necessario avere l’obiettivo di utilizzare la capacità produttiva: 1,5 milioni di auto di nuova generazione. Senza questo obiettivo industriale e con i volumi ridotti del piano Stellantis in essere, in breve tempo perderemo la componentistica e i suoi occupati con una delocalizzazione della componentistica che rischia di impattare anche su stabilimenti in termini di occupazione. Occorre un piano che intervenga con risorse straordinarie per sostenere la transizione industriale garantendo l’occupazione. Oggi non esiste un ammortizzatore sociale e una politica di sostegno alla formazione all’altezza della trasformazione in atto con gli obiettivi europei".

È ora che il tavolo nazionale sul settore riprenda e che ci siano tavoli singoli alla presenza del presidente del Consiglio, dei ministri competenti, dunque, degli amministratori delegati delle multinazionali del settore, come Stellantis, Marelli, Bosch, Vitesco "solo per indicare alcune tra le situazioni critiche, insieme ai sindacati per confrontarsi sulle azioni strategiche da compiere per sostenere ricerca, sviluppo, produzione di auto e componenti dalle batterie ai semiconduttori".

Da parte sua, la Fiom "sta tenendo assemblee in tutte le Regioni con i lavoratori del settore con proposte concrete: è ora che il governo si metta al lavoro con i protagonisti della transizione ecologica della mobilità per impedire che l'Italia diventi il Paese che in Europa pagherà il conto più salato in termini di occupazione e industria. La Fiom deciderà con i delegati le iniziative da intraprendere e da proporre a tutti i sindacati del settore, se non dovessero esserci novità".